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I problemi del calcio Italiano, discussione tecnica - tattica e i settori giovanili

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view post Posted on 9/3/2012, 00:18

SemiDio Crociato

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vorrei parlare con voi dei problemi che affliggono il calcio italiano, sotto l'aspetto tecnico tattico.
stasera ho visto l'athletic bilbao dominare in lungo e in largo all'old trafford, la cantera del barcellona ormai non fa più notizia, l'arsenal che schiaccia il milan, il borussia dortmund che primeggia in bundesliga... insomma, il mondo pallonaro avanza, e l'Italia resta ferma.
perchè, secondo voi?
perchè abbiamo le squadre con età media più alta in europa?
perchè in italia è difficile lanciare i giovani quando nelle altre nazioni, a 18-19 anni si è già pronti per giocare titolari anche a livelli altissimi?
perchè in italia preferiamo comprare i vecchi sul viale del tramonto e affidarci alla proverbiale "esperienza"?
perchè le squadre italiane non praticano l'ormai trendissimo possesso palla?
innanzitutto bisogna dire che in Italia per mentalità siamo sempre stati difensivisti, il nostro primo pensiero è sempre stato quello di bloccare l'avversario anzichè imporre il gioco.
una volta poteva essere sufficiente fare questo, affidandosi a 1-2 giocatori di fantasia per vincere le partite. oggi, nel calcio totale che si sta espandendo in europa, questa mentalità è ormai superata e difficilmente porta a dei risultati positivi.
stasera ho visto il bilbao, ragazzi correvano TANTISSIMO!! anche le altre partite europee sono sempre molto gradevoli, molto aperte con una cosa in comune : la velocità.
cosa che in italia viene a mancare spesso. forse perchè i nostri giovani sono pigri, non hanno voglia di correre troppo, di bruciare l'erba. e ci troviamo tanti balotelli che pensano di spaccare il mondo giocando quasi da fermi, o i montolivo/aquilani/thiago motta che corrono a rilento.
poi arriva un giocatore esplosivo, velocità doppia nei movimenti, che corre, brucia l'erba e ci mette il fisico, che in premier league però era uno dei tanti, e qui diventa un fenomeno (boateng).
molti nostri giovani si montano la testa dopo qualche apparizione in prima squadra, anche questo è vero. e anche questo è un problema.
la fama, la notorietà, i soldi, la figa, il potere... e tanti vanno in tilt.
forse anche perchè qui il calcio lo viviamo in maniera sbagliata, troppa importanza, troppi soldi, il calciatore è trattato come un VIP sin dagli inizi.
sempre sui giovani, qualcuno di buono c'è. però è ovvio che non giocando titolari nelle squadre importanti finiscono per perdersi in categorie inferiori oppure col perdere gli stimoli cedendo alle sopracitate tentazioni.
mi viene in mente caldirola dell'inter, capitano dell'under 21, migrato a brescia in serie b per trovare spazio. voi pensate che potesse essere una sciagura superiore a cordoba, o chivu? o ferrario? io penso di no, eppure avanti con la gavetta.
giovinco, un ottimo calciatore ma non un campione, è dovuto venire a Parma per trovare continuità. ma ora ha già 25 anni e la juve sembra si stia attrezzando per fare a meno di lui.. eppure han speso 10 milioni per elia che potevano risparmiare (per fortuna nostra non è stato così).
si preferisce l'esperienza alla freschezza, ed i primi a fare queste preferenze sono gli allenatori.. anche questo è un problema.
avere degli istruttori che preferiscono avere in squadra un carrozzieri o un blasi sicuramente non aiuta la crescita del movimento calcistico in italia.
ultima considerazione sui prezzi dei cartellini dei giovani italiani, troppo alti. tutto questo favorisce l'arrivo di centinaia di stranieri a buon mercato che ogni anno rubano il posto ai nostri pigri compatrioti. udinese docet. purtroppo però il 50% di loro fa le valigie molto presto per altri paesi o per categorie minori.
scusate se mi sono dilungato e grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere, ma queste discussioni sono quelle che più mi attirano e sono sicuro di non essere l'unico ad avere tante cose da dire, da condividere.
 
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view post Posted on 9/3/2012, 00:38

Divinità Crociata

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un topic che volevo aprire io ieri ma non avevo voglia di scrivere l'introduzione.Bravo Sarcastico

Allora le squadre italiane(e spesso anche i tifosi) si giustificano dicendo sempre le stesse cose.Tipo

- Le piccole non possono lanciare i giovani perché devono salvarsi.
- Le grandi non possono lanciarli perché devono puntare a vincere

Spesso si sentono queste cose anche per la Serie B, campionato per vecchie volpi, specie ad alti livelli.

Solo in Italia ci facciamo questi problemi. I discorsi sull'esperienza hanno delle basi solide? L'inesperienza viene vista peggio del virus Ebola, ma dove sono le prove che causi davvero degli svantaggi incolmabili o così drastici?

abbiamo l'esempio dell'Udinese, che è il più lampante. Si parla dei loro "miracoli", ma hanno lanciato come titolari a 19 anni Sanchez, Isla, Asamoah. Badu a 20 gioca spesso. Poi anche gente come Armero, Handanovic e Benatia è stata lanciata nella mischia al massimo a 23 anni, come titolari. Gente forte, senza alcuna esperienza di livello, spesso. Ma forte. E l'Udinese è l'overachiever per eccellenza, come overachiever è il Pescara in Serie B, con Capuano, Verratti, Insigne ed Immobile titolari, fra gli altri.

I giovani non devono giocare SEMPRE, intendiamoci. Ma se sono bravi devono farlo. Tenerli in panchina perché "inesperti" ne frenerà lo sviluppo (inoltre non fanno esperienza...) e non ha alcun senso, specie se vengono bloccati dietro a gente scarsa che ha il solo vantaggio appunto dell'esperienza.
Il risultato è che abbiamo 3 delle 4 squadre più anziane della Champions. I cicli non vengono perpetuati e si chiudono in relativa fretta. Guardate l'Inter senza ricambi giovani di spessore. E fra 2-3 anni lo stesso potrebbe accadere al Milan se non dovesse trovare nuovi giocatori.


Poi c'è il discorso sui settori giovanili.Ecco quanto spendono le nostre squadre per il settore giovanile.I dati sono relativi all'anno scorso
espressi in milioni di Euro:
Bari 0,7
Bologna 1,4
Brescia 2
Cagliari 1,2
Catania 2
Cesena 0,9
Chievo 0,9
Fiorentina 1,8
Genoa 2
Inter 5
Juventus 5
Lazio 1,2
Lecce 2
Milan 5
Napoli 0,3
Palermo 1,1
Parma 2
Roma 2,5
Sampdoria 1,5
Udinese 1,5


Solo per dire il Barca ha speso 11 milioni solo per costruire la "masia",il centro dove si allenano tutti i giovani.e il Barca investe 20 milioni sul settore giovanile ogni anno.Adesso non tutte le squadre hanno questi soldi,ma le nostre grandi potrebbero benissimo metterci 8/9 milioni.

Si è lamentato anche Ferrara,dicendo che le altre under hanno tanti giovani che giocano stabilmente nelle serie maggiori mentre invece in Italia giocano quasi in serie b.Esempio lampante,Caldirola.Prima non giocava,ha fatto bene in nazionale e adesso gioca.Ma serve veramente questo per farlo giocare?



Altro punto.In Italia ogni volta si giustifica un calo fisico oppure una brutta prestazione nelle partite inrasettimanali.Ricordo il periodo di fine dicembre,inizio gennaio in Premier.Giocavano ogni tre giorni e vedevo le squadre correre sempre tantissimo,per tutti i novanta minuti.Perchè loro ci riescono e noi no?

Edited by Rivelio94 - 9/3/2012, 00:54
 
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view post Posted on 9/3/2012, 09:28
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Divinità Crociata

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Il Calcio italiano soffre anch'esso della gerontocrazia come nella società italiana
 
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Pr77
view post Posted on 9/3/2012, 12:01




E' molto semplice.

Non è più uno sport.
C'è troppa illegalità ai margini e dentro.
Non c'è nessun cambiamento ai vertici del movimento da DECENNI.

 
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view post Posted on 9/3/2012, 12:44
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Malato di 'Parma'

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Non è un mistero che i risultati nello sport sono spesso direttamente correlati all'andamento della realtà locale. Se vogliamo anche il grande Parma degli anni '90 lo era. Da una statistica recente mi pare che oltre il 70% dei componenti delle squadre di calcio del nord Europa sono giovani, mentre la percentuale più bassa è se non sbaglio in Italia, in Portogallo, in Grecia. Guarda caso.
Nel volley abbiamo una squadra che vince tutto in Europa, ma sta a Trento, la città più vivibile, secondo IlSole24ore. Nel basket trionfa Siena, altra città in cima alla classifica negli anni precedenti. In B sorprende il Sassuolo, che fa mille paganti ma è una città con alta qualità della vita.
La società italiana è in crisi, non è una novità, e il calcio ne è la diretta espressione, secondo me. Questo mi fa pensare che non ci siano particolari rimedi, se non provare a cambiare la società perchè cambi anche tutto quello che le sta intorno, c'è la corruzione nella politica, nel vivere quotidiano, perchè non ci dovrebbe essere anche nel calcio? Il Presidente della Repubblica ha 83 anni, quello del Consiglio fino a poco fa più di settanta, e pensiamo che le squadre di calcio possano avere fiducia in un ventenne?
 
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view post Posted on 9/3/2012, 13:50
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IL PARMA SONO IO!

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L'Italia è catenacciara e per il catenaccio cu vuole esperienza, non corsa.
Poi mi sembra che quest'anno sul campo le inglesi perdano pesantemente: l'arsenal ha vinto 3-0 ma aveva perso 4-0 all'andata. Il Napoli ha eliminato il City e ora s'appresta ad eliminare il Chelsea.
Mi sembra che in Italia da sempre si dia più attenzione alla fase difensiva, è la nostra cultura e di fatti le partite non finiscono 7-0 come accade spesso negli altri Paesi. Culture diverse, calcio diverso. Da noi si trovano benissimo a giocare gli argentini, malissimo spagnoli o africani, perchè hanno la mentalità opposta alla nostra.
Riguardo ai giovani, condivido anche il pensiero già espresso sulla società gerontocratica
 
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view post Posted on 9/3/2012, 14:27

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Mojo come ho detto tante volte la champions non fa un movimento.Mi interessa poco che quest'anno possiamo avere due squadre ai quarti a dispetto delle inglesi.Bisogna ragionare più in generale.l'anno prossimo sicuramente le squadre di Manchester saranno nuovamente in corsa ad alti livelli grazie alle enormi risorse economiche che hanno.Ma non pensiamo solo alle grandi.Per farti un esempio per me il movimento migliore è quello tedesco e hanno solo il Bayern in Champions.Però da loro i giovani giocano e ne stanno uscendo parecchi fortI.La Spagna con le sue giovanili ha vinto tutte le competizioni mentre la nostra under 21 non si è nemmeno qualificata per l'Europeo,l'under 20 non è riuscita a raggiungere i mondiali.è questo quello di cui dobbiamo preoccuparc.Adesso sembra che questa generazione(1991,1992) abbia portato qualche buon giocatore.

Poi in Italia esiste da sempre la figura dell'eterno giovane.Gente come Aquilani,Montolivo,De Rossi,il nostro Mirante e tanti altri sono sempre considerati giovani quando invece non lo sono.Negli altri campionati i giocatori di 19/20 anni giocano in prima squadra,da noi stanno in primavera oppure sperduti in b e in lega pro
 
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view post Posted on 9/3/2012, 14:43
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Divinità Crociata

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Secondo me i problemi sono due.

Il primo e' che nei settori giovanili non si insegna piu' a giocare a calcio ma solo a fare catenaccio quando invece si dovrebbe pensare alla formazione di ogni singolo ragazzo per poi inserirlo in un buon contesto di squadra.Il secondo invece e' la mancanza di coraggio nel lanciare giovani e infatti apprezzo molto il lavoro che fa zeman proprio perche' fa l' opposto.Come tutti gli allenatori monomoduli il boemo ha dei limiti ma ha sempre avuto il coraggio di lanciare i giovani e insegna a giocare a calcio,le due componenti che come dicevo prima mancano al nostro calcio.
 
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view post Posted on 9/3/2012, 14:55
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DNA da Parma

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Anche la cantera, troppo sottovalutata, dell'Atlethic Bilbao sforna sempre grandissimi talenti.....
 
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view post Posted on 9/3/2012, 14:57

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talenti che poi vengono immediatamente promossi in prima squadra
 
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view post Posted on 9/3/2012, 15:26
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Malato di 'Parma'

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Molto pragmaticamente posto quest'articolo che evidenzia uno dei principali problemi italiani
http://www.gazzetta.it/Calcio/09-03-2012/c...570009611.shtml
 
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view post Posted on 9/3/2012, 16:17
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IL PARMA SONO IO!

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A me non sembra che il calcio italiano, a livello di risultati, vada così male. Se si tolgono Barcellona e Spagna, che stanno facendo cose davvero straordinarie, sia come club che come nazionali l'italia mi sembra avanti rispetto agli altri campionati. Io di un campionato dove le piccole contro le prime si sa già che prendono 7 gol non so che farmene, ben vengano i catenacci e gli 0-0 col coltello tra i denti (come Parma-Juve).
I giovani italiani trovano poco spazio ma è perchè il cartellino di un giovane italiano costa 4 volte quello di un extracomunitario di pari livello.
 
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view post Posted on 9/3/2012, 16:33

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CITAZIONE (mojiogiorgio @ 9/3/2012, 16:17) 
A me non sembra che il calcio italiano, a livello di risultati, vada così male. Se si tolgono Barcellona e Spagna, che stanno facendo cose davvero straordinarie, sia come club che come nazionali l'italia mi sembra avanti rispetto agli altri campionati. Io di un campionato dove le piccole contro le prime si sa già che prendono 7 gol non so che farmene, ben vengano i catenacci e gli 0-0 col coltello tra i denti (come Parma-Juve).
I giovani italiani trovano poco spazio ma è perchè il cartellino di un giovane italiano costa 4 volte quello di un extracomunitario di pari livello.

e perchè all'estero giocano? questo è il punto.Ti posso garantire che i giovani europei costano tantissimo in tutte le nazioni però solo da noi non trovano posto.
 
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view post Posted on 9/3/2012, 17:40
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SemiDio Crociato

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A me pare che l'intero calcio sia in grande crisi, rispetto al top raggiunto tra gli anni '80 e i primi anni 2000. Vedere agli ottavi di Champions squadre come Basilea, Apoel Nicosia (addirittura ai quarti), lo stesso Napoli...vedere un 7-1 agli ottavi di Champions....vedere un 4-0 all'andata che si tramuta in uno 0-3 al ritorno. Il livello medio del calcio, a livello mondiale, si è notevolmente ridotto al punto che addirittura due giocatori (Messi e Cristiano Ronaldo) possono vantare più goal che presenze, una squadra diventa di gran lunga la più forte al mondo e praticamente imbattibile.

Detto questo in generale, nello specifico del calcio italiano è inutile entrare, tanti sono i problemi. Quello fondamentale riguarda la cultura ed è quello più temibile perché si tramanda di generazione in generazione; non a caso, l'ultimo a portare il calcio italiano sul tetto del mondo non soltanto per aver vinto ma anche per il modo in cui vinceva è stato Arrigo Sacchi, uno che sulla cultura calcistica potrebbe scrivere e insegnare....i Capello, i Lippi, i Trapattoni non sono riusciti a farlo allo stesso modo proprio per questo. Ora come ora si sono aggiunti anche altri problemi, prevalentemente di tipo economico: pochi soldi investiti, sia nelle rose sia nelle strutture. Comunque, tutti i problemi nascono sempre dall'aspetto culturale, sia sul piano del gioco (fin dai bambini si parte con l'idea del 4-4-2 con ali veloci e centravanti brindellone cercando i cross dal fondo e i lanci lunghi e non il fraseggio, non il possesso palla), sia sul piano della giustizia (gli scandali di calcioscommesse, passaporti falsi, fallimenti e chi più ne ha più ne metta si succedono ciclicamente praticamente ogni anno), sia sul piano della costruzione della rosa (preferenza per esperti su giovani, stranieri su italiani, esotici su serie B, svincolati rispetto a Primavera).

E' per questo che continuo a pensare che Luis Enrique, pur non essendo tatticamente il più brillante allenatore che possa esserci in Italia, può fare soltanto il bene di questo Paese; può esportare una cultura migliore...per questo, mi auguro che possa vincere qualcosa, per arrivare ad avere la forza necessaria per essere emulato...
 
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view post Posted on 9/3/2012, 20:38
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SemiDio Crociato

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CITAZIONE (Il Tattico @ 9/3/2012, 17:40) 
E' per questo che continuo a pensare che Luis Enrique, pur non essendo tatticamente il più brillante allenatore che possa esserci in Italia, può fare soltanto il bene di questo Paese; può esportare una cultura migliore...per questo, mi auguro che possa vincere qualcosa, per arrivare ad avere la forza necessaria per essere emulato...

su questo sono assolutamente d'accordo. nonostante la roma mi stia profondamente sui coglioni, luis enrique rappresenta quello che dovrebbe essere un allenatore. una persona con idee, brillante, deciso, qualcuno che conosce e insegna il calcio.
 
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