| Parlo da ex-speaker radiofonico (Onnnda emilia) (la parola giornalista mi fa venire il ribrezzo): fino al 1996 c'erano 5 radio che trasmettevano la radiocronaca diretta delle partite del Parma: Radio Onda Emilia, Radio Emilia, Radio Elle, Radio 12, Radio Parma.
Quindi, se il radiocronista era un incapace, l'ascoltatore girava la manopola e ne ascoltava un altro.
Poi è arrivato il tumore maligno Tele+-Stream-Sky, le radio private hanno chiuso nel giro di un paio di anni, la Lega Calcio ha messo il bavaglio alle radio private obbligando le società a stipulare l'accordo di esclusiva con una sola radio.
Visto che l'attuale radiocronista, operante in regime di monopolio-esclusiva, probabilmente legge questo forum, gli porgo qualche piccolo consiglio: - tu devi essere gli occhi dell'ascoltatore, che non può usare il senso della vista; - ciccio, ci vuole ritmo, ritmo, ritmo; - tono di voce alto, non urlante, ma alto; - all'inizio del collegamento: formazioni, arbitri, panchina, pubblico di casa, pubblico ospite, condizioni del tempo, condizioni del campo, ecc; - ricorda sempre dove si svolge l'azione (fascia, centrocampo, limite dell'area, ecc.); - ricorda il minuto, ogni due minuti, scusa il gioco di parole; - soprattutto, concentrazione, spegni il cellulare, NON DORMIRE; - anche se sei di chiaro accento "quadrato", ricordati che stai facendo una radiocronaca del PARMA, quindi se il Parma segna, DEVI ESULTARE (anche se stai rosicando); - chiedi ai radiocronisti parmigiani che hanno fatto la storia delle radio private consigli, suggerimenti (Gianluigi Calestani, Ugo Ferri, Pino Colombi, Gian Carlo Ceci, Carlo Chiesa, Davide Bertoletti, Gabriele Majo, Gianni Barone, e altri); - e, per finire, UMILTA', hai la possibilità di fare un bellissimo lavoro, in un ambiente non schifoso come quello della televisione, utilizzalo al meglio, ricordati di chi ti sta ascoltando, non solo noi "giovani" del forum, ma anche gente sola, povera, che non si può permettere una televisione, l'abbonamento a Sky, e che ti ascolta solamente per avere un po' di compagnia.
Evviva la radio, antidoto contro il calcio moderno...
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