Letteratura russa, Omaggio alla Crux

Povero Arcobaleno.
Un bellissimo racconto, amaro.
Ma non c'è niente che superi Delitto e castigo

Ho appena letto questo e ho pensato alla Crux (ché è solitamente "giudice" su queste questioni, vedi Ciao Darwin lol)... Non è letteratura russa, è Philip Roth, L'animale morente:

"Le Janie Wyatt degli anni Sessanta, in America, sapevano come regolarsi con gli uomini arrapati. Erano arrapate anche loro, e perciò sapevano come intendersi con gli uomini. L'avventuroso impulso maschile, l'iniziativa del maschio, non era un'azione illegale che richiedeva denuncia e giudizio, ma un segno sessuale al quale si risponde oppure no. Controllare l'impulso maschile e denunciarlo? Non erano cresciute in quel sistema ideologico. Erano troppo giocherellone per farsi instillare dall'alto risentimento, malanimo e animosità. Erano cresciute nel sistema istintuale. Non avevano interesse a rimpiazzare le vecchie inibizioni e proibizioni e istruzioni morali con nuove forme di sorveglianza e nuovi sistemi di controllo e una serie di idee ortodosse. Sapevano dove andare a prendersi il piacere, e sapevano come abbandonarsi al desiderio senza paura. Impavide di fronte all'impulso aggressivo, immerse nel fracas trasformatore - e per la prima volta sul suolo americano da quando le pellegrine della colonia di Plymouth erano state isolate e messe in guardia da un governatore ecclesiasistico contro la corruzione della carne e l'immoralità degli uomini - una generazione di ragazze che tiravano dalla loro figa le conclusioni sulla natura dell'esperienza e sulle delizie del mondo".

Siamo tutti come lui.
È il pregio di Dostoevskij, quello di farci sentire come i suoi eroi tragici.

Il solo americano ai livelli dei russi è Ambrose Bierce.

Non so neanche cosa voglia dire letteratura seminale.
Ambrose Bierce è un grandissimo conoscitore e narratore della psiche umana.