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Amarcord - Il Parma nella Champions 1997/98
Storia dell'unica avventura gialloblu ai gironi
Il Parma ha una storia europea di straordinario prestigio: due Coppe Uefa, una Coppa delle Coppe ed una Supercoppa Europea costituiscono un palmarès cui, a parte le solite Juventus, Milan ed Inter, nessun club italiano si è mai lontanamente avvicinato. I gialloblu hanno inoltre preso parte in tre occasioni ai preliminari di Champions League affrontando nel 1997 il Widzew Łódź, nel 1999 i Glasgow Rangers e nel 2001 il Lilla; solo nel primo caso la compagine emiliana ha passato il turno, ed in quest'articolo vogliamo raccontare la successiva avventura nella fase a gironi.
Dopo aver avuto facilmente ragione dei campioni di Polonia sia il 13 agosto a Łódź (1-3, tripletta di Chiesa e goal di Michalczuk) che il 27 dello stesso mese a Parma (4-0, reti di Pedros e Adailton inframezzate dalla doppietta di Sensini), gli uomini di Carlo Ancelotti vengono sorteggiati in un girone difficile con i campioni di Turchia del Galatasaray, lo Sparta Praga campione della Repubblica Ceca e soprattutto i detentori del trofeo, il Borussia Dortmund allenato dal grande ex Nevio Scala. La difficoltà è ancor maggiore se si considera che in quella stagione e nella successiva passavano il turno soltanto la prima classificata e le due migliori seconde dei sei gironi (peraltro non vigeva neppure il ripescaggio in Coppa Uefa delle migliori squadre uscite ai gironi di Champions).
La prima gara dei gialloblu nel gruppo si disputa il 17 settembre 1997 ed è la trasferta a Praga, partita equilibrata nella quale le due squadre non trovano la via del goal; sullo 0-0 finale pesa però la decisione dell'arbitro olandese Jol che non concede un rigore su Strada, ai cui calzoncini un avversario si aggrappa fino a lasciarlo visibilmente in mutande in area. La seconda partita è al Tardini il 1° ottobre contro il Galatasaray ed i gialloblu se la aggiudicano per 2-0 grazie alle reti nel primo tempo degli argentini Sensini e Crespo; nella ripresa gli emiliani controllano l'incontro senza correre particolari rischi. L'ultimo match d'andata si gioca il 22 ottobre ed è attesissimo per il suo peso sulla classifica, per il valore del Borussia e per il primo ritorno a Parma da avversario di Scala, che raccoglie tanti applausi da una tifoseria che non lo dimenticherà mai; Crespo, che nel primo tempo aveva fallito una rete non troppo difficile, segna l'unico goal della sfida con una bella acrobazia al 62' ed esulta portando una mano all'orecchio destro per ascoltare fischi che naturalmente non arrivano. Al termine dell'andata il Parma guida il girone con 7 punti, i tedeschi seguono a 6, i cechi sono a quota 4 ed i turchi ancora a 0.
La partita che il 5 novembre apre il ritorno può segnare inesorabilmente l'intero girone: Borussia e Parma si affrontano al Westfalenstadion. Nella prima mezz'ora i gialloblu giocano benissimo, poi arriva l'infortunio di Strada, che non è un fenomeno ma attraversa il miglior momento della sua carriera, ed il Parma non è più lo stesso; una doppietta di Möller nel secondo tempo decide la gara. Questo 2-0 è un brutto colpo per il team di Ancelotti, che torna dalla Germania da secondo in classifica e in svantaggio negli scontri diretti coi campioni d'Europa. Ma il Parma ha ancora carte importanti da giocare, potendo sperare sia in un passo falso dei tedeschi sia nell'ingresso tra le migliori seconde; è però importante, quasi fondamentale battere lo Sparta Praga il 27 novembre al Tardini, meglio se largamente (tre o più reti di scarto, a conti fatti, sarebbero l'ideale). Chiesa verso la metà del primo tempo porta in vantaggio la squadra italiana che continua ad attaccare e ormai in zona Cesarini conduce ancora per 1-0, risultato non ottimale ma comunque discreto, quando si verifica il patatrac: i cechi pareggiano grazie ad una dubbia punizione di Novotný e si portano addirittura in vantaggio con una rete di Obajdin; c'è ancora tempo per agguantare almeno il pari, che arriva con un penalty per fallo di Řepka su Maniero trasformato da Chiesa. Coi suoi 12 punti il Borussia è matematicamente irraggiungibile dal Parma che ne ha 8, quindi sportivamente parlando la situazione è disperata: i ducali dovrebbero vincere sul campo del Galatasaray l'ultima gara e sperare che negli altri gironi si verifichi un difficile intreccio di risultati. In pochi ci credono. Ad Istanbul il 10 dicembre il Parma riesce a portarsi in vantaggio al 47' con un goal di Chiesa, poi per un minuto circa si trova addirittura qualificato perché i risultati degli altri campi gli sorridono, ma cambiano prestissimo ed anche il vantaggio parmigiano dura poco in quanto Ilie al 52' sigla la rete del definitivo 1-1; i finali delle altre gare avrebbero comunque reso inutile l'eventuale vittoria gialloblu.
La classifica finale del girone A vede il Borussia a quota 15, il Parma a 9, lo Sparta a 5 ed infine il Galatasaray a 4; tra le migliori seconde come detto non ci sono i gialloblu (sono Bayer Leverkusen e Juventus), si conclude dunque l'avventura emiliana nella Champions League 1997/98, la prima aperta anche alle seconde classificate dei principali campionati. Il trofeo verrà vinto dal Real Madrid, che in finale batterà 1-0 i bianconeri torinesi; il Parma arriverà al quinto posto in Serie A e si qualificherà così a quell'edizione della Coppa Uefa che andrà a vincere a Mosca surclassando per 3-0 l'Olympique Marsiglia il 12 maggio 1999.
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