CruX_XurC |
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| Secondo me, non ha senso portare gli studenti "in gita" in una moschea se prima non sono state fatte numerose lezioni di approfondimento sulla storia e i fondamenti delle religioni: la conoscenza è l'unica cosa che apre la strada alla tolleranza. Se prima viene fatto un processo di questo tipo, ben vengano le scoperte dei luoghi di culto. Non sono contraria all'apertura delle moschee perché non soffro di islamofobia, tutt'altro. Però è indubbio che si tratti sempre di operazioni di facciata, che non possono servire a nulla in una società priva di senso civico.
A me, personalmente, terrorizzerebbe di più partecipare a un Bar Mitzvah...
Edito perché voglio fare una domanda.
Serpeggia l'odio verso l'islamico perché siamo abituati a vedere orde di arabi di vario genere che bivaccano sulle nostre strade, commettono reati, e anche il solo fatto che guardino le donne in un certo modo e bofonchino chissà quali insulti è riprovevole. Quello che mi chiedo è: queste persone si comportano in questo modo perché provengono da un'altra cultura fatta di senzalegge e in Italia diventano ancora più disperati o perché l'Islam espressamente permette ed incita questi atteggiamenti?
In parole brevi: il fatto che non condividano il nostro senso civico è colpa del substrato sociale da cui vengono o dalla religione (che non seguono)? Perché se al Newark di New York vedo un addetto che improvvisamente si gira verso la Mecca e prega non succede niente, è il suo momento di preghiera ed è sacro. In Italia l'unica cosa che vedo è gente che non dovrebbe bere e invece si sfonda di alcol fino ad obnubilarsi.
Non lo so, mi sto ponendo delle domande probabilmente anche poco chiare.
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