Visto che questa rubrica vuole ricordare i grandi avvenimenti del passato del Parma, credo sia doveroso creare un topic apposito riguardante uno dei massimi artefici di questi grandi avvenimenti...l'allenatore del ciclo più alto e vincente della storia del Parma Calcio. Sto ovviamente parlando di Nevio Scala. L'allenatore padovano giunto a Parma nella stagione 1989-90 il quale, dopo una annata particolare anche a causa della scomparsa del compianto Presidente Ceresini, unì lo spogliatoio in una cavalcata vincente riuscendo a portare il Parma Calcio in A per la prima volta nella sua storia... Ed i primati non finirono lì...
Prima qualificazione ad una coppa europea nel 1991 scalzando la juventus,prima coppa nazionale nel 1992 sempre contro i gobbi, primo trofeo europeo nel 1993 a Wembley contro l'Anversa davanti a 12500 parmigiani festanti, prima supercoppa nel 1994 contro il Milan stellare di Capello arrivando in quell'anno anche alla seconda finale di Coppa Coppe purtroppo perduta a Copenaghen contro l'Arsenal....Prima Coppa Uefa nel 1995...ancora contro i gobbi-dopati. Nel suo Palmares anche una Coppa Intercontinentale ottenuta con il Borussia Dortmund.
Allenatore straordinario per doti umane e tecniche. Ha legato con Parma e il Parma un legame imprescindibile forgiando un gruppo di perfetti sconosciuti,conditi da un paio di innesti per anno, in un team vincente che ha giocato e fatto vedere il miglior calcio dei primi anni 90 a livello non solo italiano ma anche europeo. Persona schiva, non incline alla megalomania che tanti suoi colleghi invece possiedono in quantità industriale,è maestro di vita di molti di quei "ragazzi" che ha creato a livello calcistico e umano...tanti di loro hanno coronato questi successi con convocazioni in Nazionale e ottime carriere. Indimenticabili i suoi defatiganti a fine partita con i giri del campo...ed altrettanto indimenticabili gli allenamenti aperti al pubblico...in Cittadella...con un intera città ammirata a guardare questa squadra e a legarsi simbolicamente con loro in una perfetta unione di intenti... con i risultati che si sono visti di anno in anno.
Visto che ho avuto la fortuna di vedere tutta la parabola degli anni d'oro del Parma (quelli veri, mica quelli del ciclo Malesani) posso dire che Nevio Scala è stato per me il più grande allenatore passato da Parma... le lacrime quando se ne andò furono per me tra le più sincere che abbia mai versato.
Vorrei rendergli il giusto onore postando tutti i suoi successi...ma credo che per valore simbolico sia più giusto inserire il primo...quello da cui tutto ha avuto inizio... 27 Maggio 1990...Stadio Tardini...Parma - reggiana. il resto è Storia. Buona visione.
Nevio è ovviamente il personaggio principale del Parma degli anni d'oro e il più grande allenatore mai passato da qui:riuscì a regolare anche una testa calda e pazzerella come Tino Asprilla,pensate un po'. Tuttavia la cosa che più mi impressiona è il suo lato umano:nella finale contro i ladri gobbi di Coppa UEFA,dedicò il successo anche ad Andrea Fortunato,giocatore della Juventus morto per una grave malattia:i gobbi dovrebbero ricordarsi del suo nobile gesto,una delle cose più belle che ho mai visto in una partita di calcio,fatto non contro avversari qualunque,ma contro i nostri peggiori nemici
caro 77, quando ti ci metti faresti piangere il maggiordomo della famiglia addams......comunque hai azzeccato tutto, compreso l'aggettivo: nevio è stato senza alcun dubbio il più GRANDE. forse non tecnicamente l'allenatore più forte passato a parma (per me ranieri e prandelli gli sono superiori), ma ripeto senz'altro il più grande di tutti.
Parma, Scala: "I crociati sabato hanno necessità di fare punti"
"Che nostalgia di quegli anni a Parma"
24.02.2012 08.48 di Francesco Gatti per sportsbook24.net articolo letto 285 volte
L'ex allenatore del Parma degli anni '90, Nevio Scala è stato intervistato dalla trasmissione radiofonica Zona Mista, su Radio Babboleo News sulla partita di domani tra Genoa e crociati: "Partita complicata, la sconfitta interna col Chievo ha dato una frenata alla squadra di Marino, ma anche il Parma ha la necessità di fare punti, ha solo cinque punti sulla zona pericolosa. Ma il Genoa, giocando in casa, se avrà la bravura di vincere potrà tirarsi sù bene. Ghirardi e Preziosi simili? Sono presidenti che amano la propria squadra. Sono convinto che darebbero di tutto e di più per vedere le proprie formazioni a livelli migliori. Non è una cosa da condannare. La cosa importante però è saper gestire l'irruenza dei presidenti. Una dote che non tutti gli allenatori hanno. I miei anni a Parma? Un periodo è davvero molto bello, dove riuscimmo ad eliminare tensioni e problemi perchè si giocava domenica per domenica, senza obiettivi. Ed era una squadra di uomini veri. Ci siamo divertiti davvero. Ricordo quegli anni in modo nostalgico".
Nevio Scala a RS24: “Milan stai attento a Giovinco. Potrei tornare ad allenare. Milan e Juventus dovrebbero parlare di meno”
A Radio Sport 24 è intervenuto l’ex allenatore del Parma Nevio Scala che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito alle ultime polemiche arbitrali: “Juventus e Milan si sono lamentate eccessivamente. Bisognerebbe imparare a parlare di meno. Tutto ciò influisce negativamente sull’immagine del calcio italiano”. Scala ha poi parlato del prossimo impegno degli emiliani contro il Milan: “Ci sarà molta tensione in campo e sarà fondamentale l’aspetto psicologico. Giovinco può mettere in difficoltà qualsiasi difesa, ma Allegri ha studiato bene la gara e non gli concederà spazi. Il Milan ha un organico straordinario ed è in corsa per tutte e tre le competizioni. Sarebbe un errore privilegiarne solo una, ma oltre le gambe c’è bisogno di serenità e tanta concentrazione”. Scala ha poi confessato che gli piacerebbe tornare ad allenare: “Quando ripenso al 3-5-2 mi vien voglia di ritornare in panchina. Sono stato il precursore di questo modulo che ti permette diverse soluzioni tattiche e sono orgoglioso che parecchi allenatori lo stanno adottando”.
Il punto è che ogni anno trovano panchina allenatori la cui carriera è composta quasi esclusivamente da esoneri e retrocessioni, mentre Scala che di annate entusiamanti ne ha fatte varie non trova squadra.
