| James, qua il problema è che la città è ricca e snob (e fin qui non avrei problemi), ma di certo non si respira cultura in modo impressionante. Penso che il cinema e le pellicole che sceglie di proiettare il multisala che ha fagocitato già due dei quattro cinema cittadini, sia emblematico del livello di cultura della città stessa. Così rimane un unico cinema (gestito dal Comune e che d'estate diventa cinema d'essai all'aperto) che proietta film un po' più impegnati rispetto al multisala che, nonostante abbia nove sale, non si è sognato di far vederealcuni film, ma non parlo di film di nicchia, bensì di titoli quali Letters from Iwo Jima, Un'altra giovinezza, L'ultimo Re di Scozia, Centochiodi, Leoni per agnelli, Into the wild. Se in altre città, con Multisala delle stesse dimensioni, certi film trovano spazio, mentre qua si preferisce dar due sale a Pieraccioni e due al Mistero delle pagine perdute, è ovvio che dipende dalla richiesta del pubblico aretino che va a vedere i film. E purtroppo poi chi li gestisce deve guardare queste cose e apprezzo che inizialmente ci avessero anche provato, ma se i risultati sono quelli di Jarhead con Jake Gyllenhaal (eravamo in 5 a vederlo il venerdì alle 22, cosa mai vista!) alla fine ognuno ha il cinema che si merita. Con questo poi non dico che qualche volta non piaccia anche a me veder film più leggeri, ma non stupidi...
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