Fabio Liverani, nuovo allenatore

Il paragone è inevitabile perché venivamo da un lungo ciclo che ci aveva abituati in una certa maniera. Con D'Aversa non c'erano mezze misure, o si entrava in campo scazzati, e paradossalmente succedeva di più contro le piccole che contro eventuali schiacciasassi (trasferta a Napoli al primo anno, contro l'Atalanta al secondo), oppure riusciva a prepararla alla grande e ce la giocavamo contro chiunque.

Contro la Roma ho avuto la preoccupante sensazione di essere tornato indietro di dodici/quattordici anni, quelli delle partite perse in partenza, senza tiri in porta, con giocatori messi malissimo in campo e senza una minima idea di gioco né identità, caratteristiche che invece per lunghi tratti sì riusciva a concretare il Parma di D'Aversa.

Liverani ha avuto un inizio campionato sfortunato, prima con la squadra incompleta, poi il mini focolaio. Adesso però la palla inizia a scottare e deve trovare soluzioni.