GIANFRANCO ZOLA, Ripercorriamo la carriera parmigiana del numero 10 sardo

Gianfranco Zola senza nemmeno pensarci un attimo..
Leader (in campo) e fuoriclasse assoluto...Mi ricordo decine di partite in quel magico triennio (94-95-96) in cui la squadra spesso vinceva grazie alla sua classe immensa e alla sua mentalità vincente (rifiuto della sconfitta)
In Europa segnava goal pesanti contro QUALUNQUE squadra (ed è stato di gran lunga il miglior talento individuale che abbiamo avuto la fortuna di poter ammirare al Parma..1 coppa UEFA 1 Supercoppa Europea 1 finale di Coppa delle Coppe e 1 finale di Coppa Italia
Nel 1994-1995 fu eroico:stagione da 27 goal (19 in campionato+8 nelle coppe) e fu solo grazie alla tenacia e caparbietà che arrivammo a giocarci il titolo di campioni d'Italia con la Juventus per quasi 3/4 di stagione..
L'organico del Parma era quello che era ma potevi sempre sperare di poter vedere la squadra vincere (CONTRO CHIUNQUE) SE in campo c'era Gianfranco Zola..
Restò per poche stagioni e poi approdò al Chelsea dove fece meraviglie tanto che ancora oggi gli esperti di calcio inglese lo considerano il miglior giocatore della storia del Chelsea..
L'unico giocatore che avrebbe potuto farci vincere lo scudetto con compagni di squadra medio/forti

Zola: "Cassano mi somiglia molto. A Parma ricordi bellissimi"



Intervistato ai microfoni di Calciomercato.com, Gianfranco Zola ha parlato del Parma, soffermandosi in maniera particolare sulle qualità di Donadoni e Cassano: "La bravura di Donadoni? Non sono sorpreso, lo conosco e so quali sono le sue qualità. E' uno in gamba, fa piacere vedere che con il duro lavoro si ottengono risultati. E' merito suo se Cassano è rinato? Il merito va condiviso con la società, il gruppo e con lo staff tecnico. Solo se tutti vanno nella stessa direzione, in maniera armoniosa, si ottengono i risultati. Poi è chiaro, Donadoni ci ha messo del suo. Cassano mi somiglia? Cassano se sta bene e lo vuole, con le capacità che ha, può ottenere qualsiasi risultato, è un giocatore straordinario. Ci somigliamo molto, entrambi bravi nell’uno contro uno, entrambi con tanta forza nelle gambe e con un notevole cambio di passo nei primi metri. Lui più pazzo di me? No, anche io a volte ero così, ma la pazzia fa bene (ride ndr). Che ricordi ho di Parma? Ricordi bellissimi. Il primo e il secondo anno sono stati fantastici, sono cresciuto molto come calciatore, abbiamo fatto delle cose importanti, il ricordo più bello rimane il successo in Coppa Uefa contro la Juventus".