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| CITAZIONE (beppelucarelli @ 24/11/2010, 14:37) Tanzi: "Mai stato proprietario del Verona" 24.11.2010 12.27 di Antonio Vitiello articolo letto 638 volte
"Ho appreso domenica di questa cosa, ma io non sono mai stato il proprietario del Verona Calcio". Così Calisto Tanzi, ex patron Parmalat, rispondendo alle domande dei cronisti sull'ipotesi della procura parmigiana che in realtà il presidente del Verona Giambattista Pastorello fosse una sorta di prestanome dell'industriale travolto dal crac di Collecchio. Tanzi ha parlato qualche minuto prima che cominciasse il processo Parmatour nel quale compare quest'oggi per essere interrogato. "Inoltre non credo - ha aggiunto - si possa dire che il Napoli sia retrocesso a causa della partita vinta dal Verona in casa del Parma. Se non mi ricordo male è stato il turno successivo a decidere gli esiti di quel campionato - ha continuato l'ex numero uno di Parmalat riferendosi all'inchiesta andata in onda domenica scorsa nel corso della trasmissione di Raitre Report - in quel Parma poi giocavano i fratelli Cannavaro, napoletani, e avevo in dirigenza un altro napoletano, Fedele. Mi sembra impossibile che queste persone facessero retrocedere il Napoli a tutto vantaggio del Verona". www.laregione.ch/articolo/crack-parmalat-il-luganese-pastorello-patteggia/28882Crack Parmalat, il luganese Pastorello patteggia Il Tribunale di Parma ha concesso a Gian Battista Pastorello, residente a Lugano, di patteggiare la pena. Il manager era imputato nella sua qualità di ex presidente dell'Hellas Verona in uno dei tanti filoni giudiziari del crack Parmalat, che risale all'oramai lontano 2003. Pastorello, per il tramite del suo legale, ha raggiunto un accordo con il pubblico ministero Paola Dal Monte per un patteggiamento della pena ad un anno e 6 mesi, i giudici di Parma hanno detto sì ed hanno dichiarata anche la pena "condonata" a seguito di interventi legislativi, favorevoli, che sono avvenuti in Italia relativi ai reati compiuti prima del 2006, inoltre alcune delle imputazioni sono state dichiarate prescritte essendo trascorso molto tempo. Secondo gli inquirenti della Procura di Parma l'Hellas Verona era occultamente controllata da Calisto Tanzi, l'ex patron della Parmalat che controllando già il Parma Calcio non poteva detenere un'altra squadra di serie A e stando alla tesi accusatoria, per questo avrebbe agito per il tramite di Pastorello che in passato è stato anche direttore sportivo del Parma Calcio. Pur trattandosi di una materia apparentemente di competenza della sola giustizia sportiva, gli inquirenti di Parma ritengono che ciò avrebbe contribuito ad ingigantire il dissesto finanziario di quello che fu il Parma A. C. e quindi della Parmalat di cui la società calcistica era uno dei tanti asset. Il processo si è svolto davanti al collegio giudicante presieduto da Gennaro Mastroberardino, con a latere Luca Agostini ed Enrico Vernizzi. Il pubblico ministero Paola Dal Monte riteneva che Pastorello, insieme a Calisto Tanzi (l'ex patron della Parmalat giudicato separatamente), che oltre a violare la normativa relativa alla proprietà delle società calcistiche avrebbe compiuto l'operazione fittizia “al solo scopo di rientrare di esposizioni vantate dagli istituti di credito Banca Popolare di Vicenza (4milioni 166mila 128 euro) ed Unicredit (487mila 502euro).
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