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CITAZIONE (cusparma @ 15/6/2011, 15:28) CITAZIONE (Il Tattico @ 15/6/2011, 14:59) Il referendum non aveva valore politico e su questo trovo il comportamento di Di Pietro davvero degno di lode (al contrario di Bersani, che 4-5 anni fa stringeva accordi con l'USA per il nucleare e era a favore della privatizzazione, salvo poi cavalcare l'onda del referendum e chiedere le dimissioni del Premier dopo che hanno vinto i sì). Quello che riguardo Berlusconi mi fa specie è che a renderlo politico c'ha pensato lui. Chiedere al popolo di astenersi è fuori dal mondo, è davvero come se il prete sull'altare chiedesse di non andare a messa (considerando che i membri del Governo giurano sulla costituzione e visto che l'art. 48 definisce il voto un dovere civico) e lì il motivo è certamente quello di lasciare carta bianca al Governo. Il fatto che il popolo abbia deciso di non lasciaglierla è una sconfitta di Berlusconi, il che non significa che sia una vittoria della sinistra, assolutamente, ma è una sconfitta di Berlusconi, il che non significa neanche che se si votasse domani per le politiche Berlusconi non possa vincere, ma al referendum come alle amministrative hanno perso lui e il suo modo di fare politica. concordo su tutto tranne che su un punto. La linea ufficiale del partito era la libertà di voto non per l'astensione. Ha detto che LUI non avrebbe votato. Certo, poteva essere una sorta di messaggio implicito agli eletori, ma di fatto e ufficialmente non ha affatto "chiesto al popolo di astenersi". Se facciamo i processi alle intenzioni allora possiamo dire sempre tutto e il contrario di tutto. Ah, allora scusa. Ero convinto che Berlusconi e Bossi avessero chiesto di astenersi dal voto. Comunque non cambia la sostanza. E' chiaro che dire "io mi astengo, voi fate come vi pare" sia un modo neanche troppo implicito di chiedere l'astensione (considerando che direttamente proprio non poteva dirlo)
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