voglio postarvi un video, e vorrei che lo vedeste in maniera asettica e non campanilistica, questo video dimostra che per realizzare un contenuto di qualità degna, senza errori grossolani di realizzazione e con un audio dignitoso bastano tre cose: una idea, uno smartphone e un lavalier; perché oggi la gente preferisce guardare a leggere, ed il mezzo video rimane il veicolo più efficace. Non è un capolavoro quello che posto, serve solo a dimostrare che per fare qualcosa di dignitoso basta davvero poco, senza rimpasti, senza folli spese tecnologiche:
Ok, dopo 6 minuti di disciplinata e non campanilistica visione del video – e comunque Tette, Torrone e Torrazzo, Cremona città del …. – mi sono guadagnato il diritto di replica. Il video ,di livello medio-buono, dimostra che con 2 lire oggi fai contenuti dignitosissimi ? Sono completamente d’accordo. Aggiungici anche un drone se vuoi fare un po' di cinema low-cost. Veniamo al Parma. E’ in grado di produrre contenuti video di questo livello? Sinceramente, si. Stiamo parlando di abc come qualità script+produzione+postproduzione. E si deve ambire a fare anche molto meglio di così, sempre con 2 spicci (non ricordo chi sempre su queste pagine aveva segnalato video presentazione di Boateng al Monza, secondo me anche se un po' tarro è un buon esempio di content dove fondere promozione club+città in ottica interazionale).
Il tema non è infatti di costi, ma di organizzazione lavoro/team/tempo dell’attuale struttura. In sintesi, semel in anno il Parma produce contenuti filmici decenti (presentazioni delle maglie, ricorrenze particolari, museo, etc) ma 9 volte su 10 i video realizzati e fruiti seguono i tempi della cronaca, ossia sono più vicini a footage del TG locale che a un video. Anche se ogni tanto c’è uno sforzo in più (i video del Day One di Krause a Parma secondo me sono un buon esempio di compromesso tra esigenze tempistiche e qualità).
E’ sicuramente l’area dove bisogna fare un deciso salto di qualità? Credo proprio di si. E le segnalazioni in questo senso sono preziose. Il Parma sino ad ora ha dato priorità ad altro ma si può e si deve migliorare questo aspetto, perché la considerazione di fondo che la gente si è abituata a guardare più che a leggere è condivisibile. Quindi aumentare qualità e impatto dei contenuti (con video molto più brevi perché personalmente considero un video da 6 minuti in questi contesti una follia ) dovrebbe essere una priorità e credo che Krause&Co possano essere sensibili al tema. Basterebbe un piccolo budget e l’ìnserimento di figura dedicata/collaborazioni con strutture esistenti per poter sviluppare una "linea" di produzione contenuti parallela e separata rispetto alle martellanti scadenze quotidiane. Importante però essere lucidi, evitando l’eccesso opposte delle strutture “Media House” tipo Inter e Milan, che molto spesso sono sovradimensionate rispetto allo scopo.
- postare un articolo del sole24ore dicendo che il dato sul numero dei tifosi è fatto alla cazzo ma poi prendendo per valido il rapporto tifosi/engagement non ha molto senso logico
Mi riferivo al fatto che non conosco metodo usato dal sondaggio Ipsos/Stage Up, che restituisce comunque numeri assoluti abbastanza dibattibili (anche se quantificare il numero esatto di tifosi di una squadra non è banale). I dati in proporzione tra squadre (intendendo simpatizzanti più che tifosi) mi sembrano invece abbastanza credibili. Credo comunque che il senso del post fosse abbastanza chiaro. Ossia evidenziare i risultati di un gruppo di lavoro che sicuramente commette errori e deve migliorare tanto, ma che è ingiusto considerare di default come scappati di casa.
Il Sole 24 Ore ha pubblicato una classifica interessante sui canali digital delle squadre di calcio.
Al di là del dato assoluto sui tifosi, basato su sondaggio Ipsos/Stage Up a Giugno 2020 che lascia il tempo che trova, tutto il resto è abbastanza inopinabile. Questi i dati riferiti al Parma: 13 esimo su 20 per accessi al sito 15 esimo su 20 per totale numero follower 12 esimo su 20 per totale numero engagement
In particolare, il Parma è al terzo posto assoluto nel rapporto tra tifosi/followers ed engagement, ossia riesce a coinvolgere un numero di tifosi proporzionalmente più ampio rispetto al suo bacino in relazione alle altre squadre. A mio giudizio sono due i dati più interessanti che emergono.
I dati in assoluto, con il Parma che ha attualmente quasi 800.000 followers sui 3 canali principali (Facebook, Instagram, Twitter). E' un risultato significativo, che mette il Parma vicino a club dai bacini più ampi come Torino, Genoa, Samp, Udinese e Cagliari (tutte tra i 900 e 1,1 milioni) mentre club come Spezia o Benevento registrano valori inferiori di almeno 3 volte. Significa aver lavorato bene post-fallimento, dal punto di vista strategico, considerando anche che nell'era Ghirardi il Parma faceva numeri ridicoli sui social e che alcuni canali - come Twitter - sono stati azzerati post fallimento. In particolare è stata premiata la scelta di investire tempo e risorse da un paio d'anni sul canale Instagram, dove il Parma è tra i primi 10 club italiani.
I dati in relazione alle performance altrui, con il Parma che dimostra di sapere coinvolgere un numero significativo di persone rispetto allo zoccolo duro di chi si dichiara tifoso e un engagement rate alto rispetto al numero di followers digitali. Significa che dal punto di vista operativo, il lavoro quotidiano dimostra capacità effettiva di coinvolgere i fans.
Tutto questo per offrire una chiave di lettura oggettiva al lavoro che viene svolto su questo fronte dalle persone in staff. Uno staff tra l'altro ridotto veramente all'osso sia per numero di addetti che per costi complessivi sino ad oggi (ci si augura che con l'arrivo degli americani si possano investire due lire in più per migliorare). Per carità, si fanno sbagli ogni settimana e si può e si deve migliorare su tanti aspetti. E' giusto quindi "tirare le orecchie" quando capitano scivoloni. E' però eccessivo far partire la caccia all'uomo per un paio di video di dubbia fattura, con tanto di messaggi diretti all'account Twitter di Krause chiedendo la testa del team, che sarebbero più credibili se non arrivassero da chi di mestiere fa il comunicatore.
Affinché le giuste critiche portino ad alzare l'asticella e migliorarsi e non vengano vissute come scaramucce personali, tutto andrebbe sempre valutato in un'ottica di contesto.
Ps: a scanso di ogni ulteriore equivoco, vi assicuro che non sono Fabris, né tantomeno lavoro nell’ufficio comunicazione.
Non rimpiango tragattini o personaggi alla Ferrero, però un minimo di comunicazione in più farebbe molto bene.
A me invece il low profile comunicativo di Nuovo Inizio piace. Proviamo ad immaginare se Ghirardi avesse mai previsto un'iniezione di liquidità da 20 Milioni di Euro nelle casse del Parma. Avrebbero iniziato a menarla mesi prima su giornali e tv. E Tommaso uno di noi. E perché è "on brao s'cet" (cit.) Cittadinanze onorarie. Tommy Sposami. Per i cinque anni successivi Leonardi ad ogni intervista ci avrebbe poi fracassato i coglioni con ringraziamenti ed esaltazioni per lo sforzo della Famiglia. Che quelle famiglie così non ci sono più, altro che la borghesia invidiosa di Parma. L'occhio della Madre!
Coi nostri, scopri che ci han messo e ci stanno mettendo vagonate di pila o perché ti spulci i bilanci o perché raramente esce un trafiletto da qualche parte. Chiaro che a livello di comunicazione il low-profle non paga, specie in questo mondo abbruttito. Ed infatti Ghirardi è stato incensato per anni un pò da tutti, mentre oggi un Gandolfi non lo saluta nemmeno suo cognato allo Stadio perché non sai che faccia ha o non sai che ci mette la stessa pila di un Pizzarotti o di un Barilla.
Credo però che Nuovo Inizio sia perfettamente consapevole di questi meccanismi e ciononostante se ne batta altamente il batocchio. Mentalità.
Secondo me era meglio Amadei, come dice Enrico Boni. A parte di scherzi, resta il fatto che questa proprietà è temporanea. Un conto sono gli aumenti di capitale, necessari a finanziare il piano industriale approvato. Un conto è la volontà di fondo, sempre ribadita e che non credo sia cambiata di una virgola: farsi da parte, anche rimettendoci, non appena identificato un soggetto affidabile. Speriamo che dopo aver esaurito il loro compito in questi anni, ci lascino in buone mani.
