Visto che si sente già parlare di serie A2, è giunto il momento di fare chiarezza con un po' di dati.
Ho preso in considerazione 6 criteri:
-Rappresentatività (o popolazione)
-Peso politico
-Economico
-Sportivo
-Media di pubblico
-Storico
Andiamoli a vedere uno per uno.
Sulla popolazione non c’é storia. Tenendo conto dei soli comuni, contati una volta solamente nonostante in serie a ci siano tre comuni con due squadre, in Serie A è rappresentato il 13,74% della popolazione italiana, in serie B solo il 5,93%. Qua i dati non mentono, vince e di molto la serie A.
Per il peso politico ho tenuto in considerazione la distribuzione sul territorio. Come si può anche vedere sulla mappa, la serie B è molto più distribuita sul territorio nazionale e coinvolge ben 4 regioni in più rispetto alla serie A. Qui vince la serie B.
Sul lato economico, con i pochi dati messi a disposizione dall’Istat, ho tenuto in considerazione il peso economico del comune e della provincia di ciascuna squadra. Sempre calcolata una volta sola nel caso ci siano due squadre. La Serie A ha ha disposizione ben il 40% del Pil italiano, un potere ben superiore al 19% della serie B.
Per quanto riguarda il criterio sportivo, ho lasciato perdere i trofei, ma ho voluto conteggiare gli anni che ciascuna squadra ha effettuato in serie A. Anche qui non c’è storia, la Serie A ha un vantaggio schiacciante di 1005 anni totali rispetto ai solo 315 della B.
Anche tenendo in considerazione la media di pubblico, la storia non cambia. La serie A ha una media, nell’ultimo anno senza restrizioni, di 14.000 spettatori in più rispetto alla b, quasi 3 volte tanto. Dato forse più significativo in assoluto.
In ultimo, per quanto riguarda la storia, c’è un quasi pareggio ma la serie A ha comunque un vantaggio di 4 anni rispetto alla serie B
CONCLUSIONI:
Alla luce di questi dati, penso sia giusto continuare a chiamare la serie B in questo modo, in quanto è storicamente, economicamente e sportivamente inferiore alla serie A.