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La definizione di Novax
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La definizione di Novax

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view post Posted on 12/10/2022, 21:33
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DNA da Parma

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È ancora lì che corre mascherato sui monti :lol: FACTCIEKKERS
 
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view post Posted on 17/10/2022, 21:45
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Divinità Crociata

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Quindi Pfeizer ha detto che l'efficacia del vaccino sulla trasmissione non era stata testata prima di immettterlo sul mercato?
 
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view post Posted on 18/10/2022, 08:01
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DNA da Parma

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Esatto. Ma non dirlo agli ultras delle siringhe
 
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view post Posted on 18/10/2022, 11:14

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CITAZIONE (cusparma @ 17/10/2022, 22:45) 
Quindi Pfeizer ha detto che l'efficacia del vaccino sulla trasmissione non era stata testata prima di immettterlo sul mercato?

Nessuno ha mai raccontato bugie sul vaccino di Pfizer

ANDREA CASADIO
18 ottobre 2022 • 08:27

Pochi giorni fa, l’eurodeputato olandese Rob Roos ha affermato stupefatto: «Ho fatto una scoperta sconvolgente! Nessuno ha mai testato se il vaccino Pfizer contro il Covid fosse in grado di prevenire la trasmissione del virus!»
Il suo video è diventato in poco tempo virale, ed è stato ripreso da tutti i cospirazionisti e i No-vax d’Europa. Peccato che tutto quello che Roos ha detto è falso o fuorviante.
Quando ha condotto la sperimentazione clinica sull’uomo, Pfizer non aveva lo scopo di dimostrare se il suo vaccino riuscisse a impedire la trasmissione del virus, ma solo se esso fosse in grado di prevenire la malattia grave e la morte.
Il 10 ottobre, l’eurodeputato olandese Rob Roos, membro del partito di destra JA21 e vicepresidente del gruppo dei Conservatori e riformisti europei, durante un’audizione della commissione Covid al parlamento europeo, ha rivolto una brusca domanda a Janine Small, alto dirigente della casa farmaceutica Pfizer: «Il vaccino anti Covid di Pfizer è stato testato per capire se fosse in grado di fermare la trasmissione del virus prima di essere messo sul mercato? Se no, per favore lo dica chiaramente. Se sì, è disposta a condividere i dati con questa commissione? Mi auspico davvero una risposta secca: sì o no?»

Small ha risposto stupita: «Mi chiede se sapevamo se il vaccino fermasse o no la trasmissione? No! Noi dovevamo davvero muoverci alla velocità della scienza per capire davvero cosa stesse succedendo sul mercato».

Roos ha quindi postato un video sui suoi canali Twitter e Facebook in cui affermava stupefatto: «Ho fatto una scoperta sconvolgente! Nessuno ha mai testato se il vaccino Pfizer contro il Covid fosse in grado di prevenire la trasmissione del virus! La frase “dovete vaccinarvi per proteggere gli altri” è una bugia! Il solo scopo del green pass era costringere le persone a vaccinarsi!»

Il video è diventato in poco tempo virale, ed è stato prontamente ripreso da tutti i cospirazionisti e i No-vax d’Europa. In Italia, è diventato il cavallo di battaglia di Maddalena Loy, giornalista del quotidiano La Verità, che ha dedicato pagine intere alla vicenda. Peccato che tutto ciò che il deputato Roos ha detto è falso o fuorviante.

RITORNO AL 2020
Partiamo dall’inizio: la risposta di Janine Small è perfettamente corretta. Pfizer non ha mai testato se il suo vaccino interrompesse la trasmissione del virus prima di metterlo in commercio perché, semplicemente, non doveva farlo: la sperimentazione clinica del vaccino sull’uomo aveva il fine di scoprire se esso fosse in grado di prevenire la malattia grave e la morte e se fosse sicuro, e non se fosse in grado di prevenire la trasmissione del virus da persona a persona.

Dal gennaio del 2020 il Covid-19 stava uccidendo milioni di persone in tutto il mondo. Contro il virus non c’era cura, per proteggerci potevamo solo ricorrere ai cosiddetti interventi non farmacologici – lockdown, isolamento, distanziamento sociale, mascherine.

Diverse case farmaceutiche, tra cui Pfizer, si sono messe in fretta e furia a sviluppare un vaccino. In poco tempo sono riuscite a produrre vaccini sperimentali che sono stati testati prima su colture cellulari e poi su animali come ratti e macachi. I vaccini funzionavano, ma bisognava sperimentarli sull’uomo.

Ovviamente, la sperimentazione clinica sull’uomo doveva essere autorizzata e supervisionata da un ente di sorveglianza indipendente, come l’americana Food and Drug Administration (Fda) o la European Medicine Agency (Ema).

La Fda americana ha concesso a Pfizer un’autorizzazione di emergenza per un trial clinico del suo vaccino in regime di rolling review, ovvero con revisione dei dati in corso d’opera. Cosa significa? In condizioni normali, per testare l’efficacia di un vaccino, la Fda avrebbe detto: “Abbiamo tempo, testate il vaccino su poche centinaia di individui, e tra un anno o due ci venite a comunicare i dati, e se sono buoni autorizzeremo la sua vendita”.

Ma il mondo non era in condizioni normali, bisognava agire in fretta. E così la Fda ha detto: “Non c’è tempo da perdere, testate il vaccino su molte migliaia di individui e a mano a mano che raccogliete i dati, al raggiungimento di specifici obiettivi ce li comunicate, e se sono buoni autorizzeremo il suo utilizzo”.

“ANNI-PAZIENTE”
In epidemiologia dei vaccini si usa il concetto di “anni-paziente”. Per capire se un vaccino protegge contro il Covid, ad esempio, posso osservare un paziente vaccinato e uno non vaccinato per dieci anni, oppure dieci pazienti vaccinati e dieci non vaccinati per un anno, per vedere se si ammalano o no: ai fini statistici i risultati che ottengo sono equivalenti, perché in totale si tratta in entrambi i casi di 20 “anni-paziente”.

Gli scienziati di Pfizer hanno condotto la sperimentazione su un numero gigantesco di individui, mai visto prima. Hanno arruolato 43.661 individui residenti negli Stati Uniti. A circa metà hanno inoculato il vaccino, all’altra metà, hanno inoculato un placebo, cioè acqua distillata con dentro nulla.

Lo studio è iniziato Il 27 luglio 2020, giorno in cui gli studiosi hanno iniziato a inoculare il vaccino o il placebo ai volontari, e si è concluso il 14 novembre 2020, giorno in cui è stato raggiunto il primo obiettivo prestabilito.

Quel giorno si è infettato il 170esimo dei volontari coinvolti nell’esperimento e si è raggiunto un numero di anni-paziente statisticamente rilevante. Gli scienziati hanno osservato che nel gruppo dei soggetti che avevano ricevuto il placebo si erano ammalati in 162, di cui 8 in maniera gravissima. Nel gruppo dei vaccinati se n’erano ammalati solo 8, tutti lievemente.

Hanno quindi calcolato che il vaccino aveva un’efficacia del 95 per cento, ovvero che riduceva del 95 per cento il rischio di contrarre la malattia: un risultato prodigioso. Inoltre, hanno notato che nessuno degli individui che aveva ricevuto il vaccino aveva mostrato effetti collaterali gravi.

Con ciò, la sperimentazione è terminata, perché si è capito che il vaccino era efficace e sicuro, e gli scienziati della casa farmaceutica hanno illustrato i risultati in un articolo dal titolo “Sicurezza ed efficacia del vaccino a Rna di Pfizer contro il Covid”, pubblicato il 10 dicembre 2020 sul New England Journal of Medicine, una prestigiosissima rivista scientifica.

Il giorno dopo, sulla base di quei dati, la Fda ha autorizzato l’uso del vaccino annunciando: «La Fda ha deciso che il vaccino Pfizer ha raggiunto i criteri stabiliti per l’emissione di un’autorizzazione all’uso di emergenza. Al momento non sono disponibili dati per determinare quanto a lungo il vaccino fornirà una protezione immunitaria, e non c’è prova che il vaccino prevenga la trasmissione del Sars-CoV-2 da persona a persona».

L’ACCORDO TRA ISRAELE E PFIZER
Quindi, fin dal principio era chiaro che il vaccino Pfizer non era stato testato per capire se riuscisse a prevenire la trasmissione del virus: era scritto a chiaramente da tutte le parti. Per scoprire se il vaccino fosse in grado di prevenire la trasmissione occorreva una sperimentazione diversa, che è arrivata nel giro di soli due mesi.

Il 6 gennaio 2021 lo stato di Israele e Pfizer hanno firmato un accordo pubblico, in base al quale «le due parti stabiliscono di cooperare e di scambiare informazioni e dati riguardanti l’uso e la somministrazione del vaccino anti Covid anche allo scopo di tracciarne i rischi e i benefici».

In pratica Pfizer forniva il suo vaccino a Israele a prezzo calmierato, e in cambio Israele si impegnava a vaccinare tutti gli abitanti del paese (8 milioni) e a monitorarne l’efficacia. Scopo principale dello studio era ovviamente capire se il vaccino funzionasse su una popolazione reale e quanto a lungo durasse l’immunità da esso indotta; scopo secondario era capire se esso fosse in grado di arrestare la trasmissione del virus.

Gli scienziati israeliani hanno avviato una campagna di vaccinazione di massa che gli ha permesso di condurre un gigantesco studio di popolazione che ha prodotto una mole enorme di dati, illustrati in diversi articoli comparsi sulle più prestigiose riviste scientifiche.

Il primo articolo degli scienziati israeliani ha titolo “Il vaccino Pfizer a Rna nel contesto di una campagna di vaccinazione di massa su scala nazionale”, ed è stato pubblicato sul New England Journal of Medicine il 24 febbraio 2021. Questo studio ribadisce che il vaccino di Pfizer è efficace nel prevenire la malattia grave e la morte, ed è sicuro. Inoltre, scrivono gli scienziati, «il vaccino diminuisce anche il rischio di contrarre l’infezione asintomatica del 29 per cento durante il periodo da 14 a 20 giorni dopo la prima dose, del 52 per cento da 21 a 27 giorni dopo la prima dose, e del 90 per cento 7 o più giorni dopo la seconda dose».

In altre parole, un vaccinato che venga in contatto con un portatore, specie se ha ricevuto due dosi, corre un rischio minore di essere infettato dal coronavirus e di sviluppare una infezione asintomatica rispetto a un non vaccinato: quindi il vaccino sfavorisce la trasmissione del virus.

LA TRASMISSIONE DEL VIRUS
Decine e decine di studi successivi, tutti regolarmente pubblicati sulle riviste scientifiche più importanti, hanno poi dimostrato che chi è vaccinato ha un rischio minore di essere infettato in maniera sintomatica o asintomatica dal virus, visto che possiede un sistema immunitario già addestrato dal vaccino a debellare il virus; e che chi è vaccinato ha anche un rischio minore di infettare gli altri, poiché il suo sistema immunitario addestrato dal vaccino gli permette di eliminare più in fretta il virus dal suo corpo.

Insomma, chi è vaccinato ha una minore probabilità di essere infettato dal virus, e se anche viene infettato riesce a trasmettere il virus agli altri per un tempo inferiore e con una carica virale più bassa.

Altri studi, sempre di quello stesso gruppo di scienziati israeliani, hanno dimostrato che la protezione immunitaria indotta dal vaccino contro la malattia grave, la morte e il contagio comincia a declinare dopo circa sei mesi, anche se rimane sufficientemente elevata, e che tuttavia basta un’ulteriore dose di vaccino, cioè un richiamo, per farla tornare ai livelli precedenti.

Quindi i vaccini prevengono la trasmissione del virus, e il green pass, da rinnovare ogni sei mesi, è una misura giustificata e sacrosanta. Gli scienziati che sanno come funzionano i vaccini queste cose le conoscono benissimo, invece il deputato Rob Roos e i giornalisti della Verità, come Maddalena Loy, che non sanno come funzionano i vaccini, le ignorano totalmente.

© Riproduzione riservata

ANDREA CASADIO
È medico, giornalista e autore tv. Ex docente universitario ed ex ricercatore di neuroscienze alla Columbia University di New York, ha partecipato agli studi sulla memoria che hanno permesso a Eric Kandel, capo del laboratorio, di ottenere il premio Nobel per la Medicina nell'anno 2000.

https://www.editorialedomani.it/fatti/vacc...e-caso-kq15xm5n
 
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view post Posted on 18/10/2022, 11:26

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Mamma mia...
 
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view post Posted on 18/10/2022, 12:36
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Sciacquarsi la bocca prima di parlare della Loy.
Articolo immondizia, e non mi spreco neanche a riportare le dichiarazioni del CEO Pfizer.
Ti ricordo solo che LA PREVENZIONE DEL CONTAGIO è esplicitata nei DECRETI LEGGE per cui tutt'ora chi non è vaccinato nella Sanità è a casa senza stipendio.
"Nessuno lo ha mai detto" = negazionismo = bugia = merda
 
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view post Posted on 18/10/2022, 12:49

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Ma a parte tutte le assurdità che non perderò ulteriore tempo per confutare visto il livello della discussione e viste le evidenze ormai alla portata di tutti, un "green pass da rinnovare ogni sei mesi" ma manco nella Germania nazionalsocialista degli anni 30...

Spero siate ormai pochi ma a quanto pare ancora esistete, e questa è una brutta notizia. Ma ormai più per voi: ripigliatevi.
 
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view post Posted on 18/10/2022, 15:02

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Dal 2020 Pfizer dichiara di avere un vaccino per proteggersi dalla malattia Covid-19, non contro la trasmissione del virus
Ott 13, 2022 2 comments
Aggiornamento 14 ottobre 2022: La redazione di Facta ha reso esplicita la data in cui sono stati svolti alcuni studi indipendenti citati nell’articolo, in questo modo: «Come avevamo spiegato su Facta, in base ai dati analizzati dopo l’inizio della campagna vaccinale era stato possibile misurare l’impatto non solo sulla malattia, ma anche sul contagio. Ad esempio, un vasto numero di studi condotti indipendentemente e pubblicati tra marzo e maggio 2021 hanno suggerito che i vaccini approvati all’interno dell’Unione europea contro la Covid-19 sono ampiamente capaci di ridurre la trasmissione di Sars-CoV-2.»



Il 13 ottobre 2022 la redazione di Facta ha ricevuto diverse segnalazioni che chiedevano di verificare una notizia diffusa su Twitter dall’europarlamentare Rob Roos, proveniente dai Paesi Bassi e membro del Gruppo dei conservatori e riformisti europei (Ecr), secondo cui Pfizer avrebbe ammesso che il vaccino anti-Covid non sarebbe «mai stato testato per prevenire la trasmissione di Sars-CoV-2».

Nel tweet condiviso dall’europarlamentare è presente un video di circa due minuti che mostra lui stesso mentre afferma che il fatto di vaccinarsi «per gli altri» e per «l’intera società» sarebbe in realtà un concetto insensato in quanto l’11 ottobre 2022 in un’audizione sulla Covid-19 tenutasi al Parlamento europeo uno dei direttori di Pfizer avrebbe ammesso che «al momento dell’introduzione, il vaccino [anti-Covid, ndr] non era mai stato testato per bloccare la trasmissione del virus».

L’ammissione sarebbe stata fornita da Janine Small, responsabile commerciale di Pfizer, dopo che l’europarlamentare le aveva chiesto durante l’audizione se il vaccino dell’azienda farmaceutica fosse stato testato per fermare la trasmissione del virus prima di essere immesso nel mercato. Nel video si sente quindi Small rispondere (a partire dal minuto 01:27) «no» in quanto Pfizer ha dovuto muoversi «alla velocità della scienza».

Al momento in cui scriviamo, il video originale condiviso da Roos su Twitter ha più di 11 milioni di visualizzazioni e più di 33 mila like su Facebook. Inoltre, il filmato è stato condiviso su diversicanalisocial ed è stato ripreso da alcune testate nazionali e locali (qui, qui e qui).

Si tratta di un contenuto fuorviante, condiviso senza il contesto necessario per la sua comprensione. Andiamo con ordine.

Il 10 ottobre 2022 Janine Small ha partecipato alla Commissione speciale del Parlamento Europeo sulla pandemia da Covid-19 in cui i rappresentanti di Pfizer e Curevac, azienda farmaceutica che sviluppa terapie basate su mRna, hanno condiviso le loro opinioni sulla produzione, la distribuzione e l’accesso ai vaccini e ai farmaci anti-Covid nell’Unione europea.

Come è possibile verificare sul sito del Parlamento europeo, in cui è disponibile l’intera registrazione dell’evento anche in italiano, Rob Roos ha effettivamente chiesto alla rappresentante di Pfizer se il vaccino anti-Covid sia stato testato per fermare la trasmissione del virus prima di essere immesso nel mercato (da: 15:23:00). Janine Small ha quindi risposto (da: 15:31:47): no, «riguardo all’immunizzazione» il vaccino non era stato testato prima di essere immesso nel mercato in quanto Pfizer ha dovuto muoversi «alla velocità della scienza per capire cosa stesse succedendo sul mercato». Small ha aggiunto che l’azienda ha rischiato molto spendendo 2 miliardi di dollari per fare ricerca, sviluppare e produrre il vaccino così da «essere in grado di contribuire alla lotta contro la pandemia».

Contrariamente a quanto affermato nel post oggetto della nostra analisi, Janine Small, con la sua risposta, non ha ammesso niente di nuovo e non ha provocato alcuno scandalo. Infatti, come avevamo già spiegato su Facta, gli studi clinici condotti per sviluppare i vaccini anti-Covid si sono concentrati (qui, qui e qui) sul parametro più importante e misurabile in modo più robusto: la protezione dalla malattia Covid-19 per il paziente vaccinato e non sulla trasmissione del virus Sars-CoV-2. Restava aperta, però, la possibilità che la risposta immunitaria indotta dai vaccini, pur mitigando o eliminando i sintomi, non impedisse al virus di replicarsi lo stesso nelle alte vie respiratorie (naso, bocca e gola), sia pure senza causare sintomi, e quindi essere trasmesso da persone positive ma asintomatiche.

Questo concetto era stato reso in maniera chiara dalla Food and drug administration (Fda), l’ente statunitense che si occupa di verificare efficacia e sicurezza dei farmaci, prima dell’inizio della campagna di vaccinazione contro la Covid-19, partita a metà dicembre. Nel report sul vaccino Pfizer redatto dal Comitato consultivo per i vaccini e i prodotti biologici correlati del 10 dicembre 2020, l’ente statunitense aveva chiarito che «i dati sono limitati per valutare l’effetto del vaccino contro la trasmissione della SARS-CoV-2 da individui infetti nonostante la vaccinazione. L’elevata efficacia dimostrata contro l’infezione sintomatica da Covid-19 potrebbe tradursi in una prevenzione generale della trasmissione in popolazioni con un’adesione al vaccino sufficientemente alta».

L’Fda aveva sottolineato, inoltre, che era possibile che il funzionamento contro l’infezione asintomatica fosse inferiore a quello contro l’infezione sintomatica, precisando che sarebbero state comunque necessarie ulteriori valutazioni rispetto all’efficacia dei vaccini nel prevenire «lo spargimento del virus e la trasmissione».

Lo stesso principio è riportato anche in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Nature il 3 dicembre 2020 e in cui veniva chiarito che i vaccini di Pfizer, Moderna e AstraZeneca erano stati testati in «ampie sperimentazioni cliniche» e che avevano dimostrato dei risultati promettenti nel «prevenire i sintomi della malattia, ma nessuno ha dimostrato di prevenire completamente l’infezione o di ridurre la diffusione del virus in una popolazione».

Anche il Ceo di Pfizer, Albert Bourla, il 14 dicembre 2020 rispondendo a una domanda di una giornalista della Cnbc in cui gli veniva chiesto se il vaccino, «oltre a ridurre del 95 per cento la possibilità di contrarre la malattia», prevenisse «completamente l’infezione», aveva spiegato che sarebbero stati eseguiti nei successivi mesi molte analisi su questo aspetto. Bourla aveva aggiunto che: «ci sono alcune indicazioni che il vaccino riesca a prevenire l’infezione negli animali, ma non ci sono prove negli esseri umani, quindi fino a che non lo sapremo per certo dovremo indossare la mascherina».

Precisiamo che questo non significa che il vaccino anti-Covid prodotto da Pfizer sia stato immesso nel mercato senza essere testato. Infatti, come si può verificare qui, il vaccino è stato testato attraverso tre fasi di sperimentazione clinica e varie ricerche che si sono svolte in sei Paesi, con la partecipazione di oltre 44 mila persone. Anche l’Fda ha chiarito che prima di approvare il vaccino anti-Covid di Pfizer, ha «valutato e analizzato i dati di sicurezza ed efficacia provenienti da studi clinici condotti su decine di migliaia di partecipanti allo studio e le informazioni di produzione presentate da Pfizer-BioNTech». Nel primo anno di vaccinazione, i vaccini anti-Covid hanno salvato decine di milioni di vite in tutto il mondo.

Come avevamo spiegato su Facta, in base ai dati analizzati dopo l’inizio della campagna vaccinale era stato possibile misurare l’impatto non solo sulla malattia, ma anche sul contagio. Ad esempio, un vasto numero di studi condotti indipendentemente e pubblicati tra marzo e maggio 2021, hanno suggerito che i vaccini approvati all’interno dell’Unione europea contro la Covid-19 sono ampiamente capaci di ridurre la trasmissione di Sars-CoV-2.

In conclusione, ciò che afferma l’europarlamentare Rob Roos non è in realtà un grave scandalo, ma il «no» riportato da Small ha confermato quanto era stato chiarito pubblicamente prima dell’inizio della campagna di vaccinazione, cioè che gli studi e i test erano stati condotti sull’efficacia del vaccino nei confronti della riduzione delle forme gravi (e non) della Covid-19, e non sulla trasmissione in generale del virus.

https://facta.news/fuori-contesto/2022/10/...missione-covid/
 
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view post Posted on 18/10/2022, 15:38
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DNA da Parma

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https://twitter.com/DrEliDavid/status/1582256734264926208

- Pfizer CEO: “The efficacy of our vaccine in children is 80%”

- Reporter: “Are you talking about efficacy to prevent severe disease or to prevent infection?”

- Pfizer CEO: “𝗧𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁 𝗶𝗻𝗳𝗲𝗰𝘁𝗶𝗼𝗻”
 
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view post Posted on 18/10/2022, 16:32

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CITAZIONE (_CruX_XurC_ @ 18/10/2022, 16:38) 
https://twitter.com/DrEliDavid/status/1582256734264926208

- Pfizer CEO: “The efficacy of our vaccine in children is 80%”

- Reporter: “Are you talking about efficacy to prevent severe disease or to prevent infection?”

- Pfizer CEO: “𝗧𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁 𝗶𝗻𝗳𝗲𝗰𝘁𝗶𝗼𝗻”

Ammazza che sguup dell'ottimo Eli David, negazionista a 360 gradi.....il riferimento è a questo comunicato ufficiale di Pfizer datato maggio...........

www.pfizer.com/news/press-release/...s-strong-immune

Giusto per sapere chi è Eli David...........

"Eli David sarà anche un informatico in gamba, ma è anche un negazionista della pandemia, e ora sta negando che esista un problema col vaiolo delle scimmie; sfrutta la sua popolarità per diffondere malinformazione sui suoi profili social. Affidarsi a un informatico per parlare di clima o medicina è come andare dalla cartomante per sapere quanto dovremo pagare di tasse l’anno prossimo."

www.butac.it/eli-david-negazionismo-climatico/
 
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view post Posted on 18/10/2022, 16:43
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Quindi il punto non è ciò che è affermato in un video, ma chi lo ha postato, va benissimo. Era perfettamente immaginabile che, caduta la foglia di fico, si sarebbe provato ad affermare: "noi non l'abbiamo mai detto".

Peccato che i decreti legge di questo disgraziato Paese abbiano esplicitato l'obbligo per "prevenzione del contagio".
Ad oggi, il personale SSN che non si è vaccinato è a casa senza stipendio.

Per gli smemorati:
Disposizioni urgenti in materia di prevenzione del contagio da
SARS-CoV-2 mediante previsione di obblighi vaccinali per gli
esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse
sanitario.


https://www.gazzettaufficiale.it/atto/seri...t.progressivo=0

Ma d'altronde, "loro" non l'hanno mai detto, mai, mai successo che simili affermazioni siano uscite dalla bocca dei decisori, in conferenze stampa, Gazzette Ufficiali, studi televisivi e quotidiani nazionali:
https://www.fortuneita.com/2021/07/22/drag...-vaccina-muore/
“L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire: non ti vaccini, ti ammali, contagi, qualcuno muore”. Mario Draghi

Meglio una cartomante che una comunità farmaceutica che col beneplacito della politica MI ha obbligato a vaccinarmi, mentendo sulle motivazioni.
 
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IL PARMA SONO IO!

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Arriva la quinta dose.
 
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view post Posted on 18/10/2022, 19:40
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Gorillone ha già prenotato
 
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view post Posted on 18/10/2022, 20:08

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CITAZIONE (arcobaleno78 @ 18/10/2022, 20:39) 
Arriva la quinta dose.

Dove, al parchetto?
 
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view post Posted on 19/10/2022, 01:24

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CITAZIONE (_CruX_XurC_ @ 18/10/2022, 17:43) 
Quindi il punto non è ciò che è affermato in un video, ma chi lo ha postato, va benissimo. Era perfettamente immaginabile che, caduta la foglia di fico, si sarebbe provato ad affermare: "noi non l'abbiamo mai detto".

Peccato che i decreti legge di questo disgraziato Paese abbiano esplicitato l'obbligo per "prevenzione del contagio".
Ad oggi, il personale SSN che non si è vaccinato è a casa senza stipendio.

Per gli smemorati:
Disposizioni urgenti in materia di prevenzione del contagio da
SARS-CoV-2 mediante previsione di obblighi vaccinali per gli
esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse
sanitario.


www.gazzettaufficiale.it/atto/seri...t.progressivo=0

Ma d'altronde, "loro" non l'hanno mai detto, mai, mai successo che simili affermazioni siano uscite dalla bocca dei decisori, in conferenze stampa, Gazzette Ufficiali, studi televisivi e quotidiani nazionali:
www.fortuneita.com/2021/07/22/drag...-vaccina-muore/
“L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire: non ti vaccini, ti ammali, contagi, qualcuno muore”. Mario Draghi

Meglio una cartomante che una comunità farmaceutica che col beneplacito della politica MI ha obbligato a vaccinarmi, mentendo sulle motivazioni.

Brava Crux a ricordare che conta cosa viene affermato a prescindere da quale sia la fonte.
La scienza ufficiale ha dimostrato, infatti, di valere non più di una cartomante e la Crux rispetto alla differente capacità di diffusione del covid da parte dei vaccinati aveva già lanciato il sasso. Alla domanda sull'effettiva capacità di contagio dei vaccinati rispetto ai non vaccinati, illuminando d'immenso la discussione, statuì:
"Se la carica virale è bassa, sì.
Altrimenti è uguale agli altri."

Ed è vero, l'esperienza ci conferma che un vaccinato contagia di meno solo se ha carica virale bassa.
Ci siamo iniettati una roba inutile e, vista l'efficacia precaria di Pfizer, possiamo serenamente affermare che sarebbe stato meglio non iniettarsi nulla.
I siti filogovernativi hanno inoltre ingiustamente declassato ad argomentazioni da ritardati i punti che dovrebbero essere focali rispetto al dibattito sul tema. Facciamo due esempi su tutti:
1. Lettera pubblicata sul sito del Senato n. 337/2021;

2. Tossicità della proteina Spike e studi sul tema del Prof. Robert Malone, "inventore" dei vaccini MRNA.


Possibile che queste fonti autorevoli siano ridicolizzate da siti che hanno come unico scopo quello di sputtanare il pensiero illuminato rivendendolo come "disinformazione no vax"?

Vergogna.
 
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