Il punto non è cambiare nome e/o simbolo con titoli e palmares annessi riprendendo anche la vecchia denominazione, cosa che (se nel frattempo non li ha comprati qualcun altro all'asta) puoi sempre fare seguendo le regole prestabilite.....questo è stato fatto appena usciti dai dilettanti sia dal Parma nel 2017 (pagando 2mln di euro mi pare) sia dalla Reggio Audace tornata Reggiana con tanto di logo (pagando 200mila euro se non ricordo male), sia dal Romagna Centro Cesena (nome ufficiale del club che ha disputato la D dopo il fallimento del vecchio club) che ha ripreso il nome Cesena FC nel 2019 ecc ecc.
Noi siamo la Parmense, che a suo tempo ha semplicemente scelto e richiesto lecitamente di cambiare nome e riprendere quello di prima (Parma AC).
Ma la Parmense era una società della città di Parma totalmente nuova, non si è fusa nè associata ad altri, nè ha usato il titolo sportivo di altre società già esitenti ed operanti.Per farti un ulteriore esempio, se domani Krause fallisce e prende il titolo del Borgo San Donnino per fare la D, denominando la "nuova" società Parma qualcosa...saremmo il San Donnino che ha cambiato nome in Parma qualcosa. O, esempio già fatto, se all'epoca si fosse operato come sperava Boni ci saremmo fusi col Pro Piacenza usufruendo del loro diritto di giocare in C, rinominando il club magari Pro Parma (altro suggerimento di Boni) e giocando con un maglia rossonera, o rosso giallo blu, o nera con la croce rossa o chissà cos'altro.
La differenza sta nel seme. Il Parma 1913 che fece la D con simbolo bianco crociato era una societa'
completamente nuova, cosi come la era la Reggio Audace che fece la D. Invece la D a Cesena fu giocata da un club già esistente che si chiamava Romagna Centro (ci giocammo pure contro, a suo tempo) cui hanno aggiunto il nome Cesena. Che è il club attuale rinominato Cesena FC.
CITAZIONE (Brigata_Dallara @ 3/4/2024, 08:33)
“ Tale autorizzazione della Figc è concessa (gennaio 1970) subito dopo la radiazione del Parma F.C. (dicembre 1969)’
Bisognerebbe recuperare il testo della circolare federale. Se la Figc avesse - come succede in tempi moderni - accompagnato il provvedimento riconoscendo con il cambio nome l’ “eredità della tradizione sportiva di Parma FC”, ci troveremmo in piena continuità storica. Ossia la squadra - al di la’ del numero di matricola diverso che NON conta per eredità sportiva, ossia riparto storico diritti tv e classifica perpetua FIGC - e’ diretta erede del sportiva del primo Parma del 1913.
Se invece e’ solo l’autorizzazione a un cambio nome, senza añtri riferimenti, e’ tecnicamente legittimo dire che l’attuale club e’ diretto erede del Parma nato nel 1970.
Il fatto che la classifica perpetua FIGC ci riconosca il punteggio dei campionati giocati in B prima del 1970, mi fa propendere più per la prima che per la seconda ipotesi. Ma bisogna recuperare l’atto ufficiale, che e’ sicuramente rintracciabile.
In ogni caso e’ ben diverso rispetto a Spal, Ancona o Cesena che si sono fuse con squadre diverse dall’originale.
esatto (e aggiung il Vicenza, che è il Bassano).
Probabilmente nessuno si è mai occupato piu' di tanto della cosa perchè alla fine era una stagione storica nella quale a parma il calcio era abbastanza irrilevante, c'era anche ben poco da "rivendicare" alla fine, se non una serie di campionati B e di C. In piu' le regole e i protocolli non era certamente minuziosi come ora.
Si son voluti vendere il culo, a differenza di tanti altri, per saltare una serie dilettantistica o perchè non ci saltavano fuori? benissmo, adesso non rompano i coglioni se c'è qualcuno che glielo fa notare.
Edited by cusparma - 3/4/2024, 09:31