PARMA CALCIO 1913

Loredano tu non sei convinto. Mi levate un dubbio? Ma questi sarebbero quelli dell'upi?

beh, sono industriali di Parma, i più potenti associiati dell'Upi. Ma non si presenta l'Upi in quanto tale.

Il paragone con la Germania non si può fare, loro sono molto più ricchi di noi e non hanno tutta questa crisi che abbiamo noi. Se nel Bayern un tedesco mette 100, un italiano nel Parma mette 25.

Vediamo un po' cosa ha scritto Cus:
-newco1 -------2 mln-------66% del parma
-newco2- ------500mila (x2 =1mln)- ------33% del parma

Mah, io di 40% non ne vedo anzi vedo meno del 16,67% che viene però conteggiato come 33% a livello di quote.

Chi oggi afferma "noi tra 4 anni siamo sicuramente in A e poi magari l'anno dopo andiamo in EL" per me è un matto da tso oltre che un pessimo imprenditore.
Io non voglio dire che è meglio quello o quell'altro (domani forse parla corrado ai tifosi) ma chi ti dice che questi otto imprenditori non siano ambiziosi?
Alla fine il calcio italiano così come strutturato, la sua governace nelle società è fallito. E' fallito il mecenatismo. Ah, oggi la Samp sembra che sia come il Parma, per non parlare delle squadre di B o Lega Pro. Come ha detto qualcuno questa sera "in giro non c'è tanto meglio" riferendosi alle attuali proprietà di calcio.
Io ho avuto l'impressione che si voglia fare qualcosa di nuovo in Italia, un'idea di calcio sostenibile ma anche in un certo senso ambiziosa. E' vero che non sia il Bayern ma qui ci sono il meglio del meglio dell'imprenditori parmigiana oltre che italiana. Ma il concetto non è tanto questo, è la partecipazione diffusa dei tifosi con la loro società che controllerà per il 40% il Parma che rende questa idea unica. E' la partecipazione cittadina affiancata da aziende solide.
C'è un progetto interessante di giovanili, e l'idea di Ferrari (che proporrà al cda) delle scuole calcio è affascinante: chiudere la scuola calcio del Parma e affiliare al Parma tutte le scuole calcio della città
Cus ha già riportato tutto non ho da aggiungere altro. Non è stato detto da Ferrari, circola già il nome del nuovo direttore generale, è un giovane manager, e sono contento per lui.

Edited by IndipendenzaXilDucato.. - 26/6/2015, 00:22

In pratica ciascuno degli otto azionisti ci mette appena più di 300mila euro e altri 500mila ce li mettono i tifosi, le cui quote però sono valutate il doppio.
Apprezzo l'entusiasmo di Indipendenza ma io non vedo proprio come questo sistema possa funzionare appena saliti in Lega Pro. Per fare un campionato di vertice occorrerà spendere almeno 3-4 volte tanto e davvero non so come pensino di rastrellare il triplo dei soldi. Non solo: quello che proprio non vedo è il vantaggio effettivo di questo sistema.

Edited by Loredano MOKAFINO!!! - 26/6/2015, 00:29

Forse non hai letto bene: ciccione vuol far passare l'idea che i "popolari" dovranno sborsare il 40%. FALSO.
Io ho scritto che, in base a quello che hai riportato, il peso economico dei "popolari" è assai minore e quindi il grosso lo mettono gli industriali.

Innanzitutto un grazie a cus per il resoconto. Non so che mestiere fai ma avresti potuto benissimo fare il cronista d'assalto.

Il progetto in linea generale mi piace. L'idea di dare spazio ai tifosi mi intriga, anche se la percentuale è troppo alta ed in futuro dovrà per forza di cose essere significativamente rimodulata verso il basso.
Decisamente all'altezza delle ambizioni il budget, anzi con un ds capace potremmo ritrovarci la squadra già fatta anche per l'anno successivo (inteso in Lega Pro).
Sembra interessante anche la questione degli abbonamenti, ma aspetto che venga spiegata nel dettaglio.

Due piccolissime perplessità: la prima riguarda il numero di squadre delle giovanili. 8 mi sembrano esagerate per la D, anche se in un'ottica futura almeno ci portiamo avanti con il lavoro.
La seconda riguarda lo stemma temporaneo: ok rispecchierebbe la maglia, ma se provo ad immaginarlo mi sembra brutto forte.

Te lo dico di cuore, coi conti lascia perdere: 500.000 su un totale di 2.500.000 è il 20% per i popolari.
Il resto di 2.000.000 su 2.500.000 fa l'80% per gli industriali.