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view post Posted on 25/10/2018, 11:47

DNA da Parma

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CITAZIONE (vecchioalle @ 25/10/2018, 12:14) 
Ci vado a capodanno

New York poi Washington

Se sei a washington il 30 dicembre vai a vedere assolutamente il football! Giocano il derby con Eagles.. è un'esperienza unica!!! Però copriti bene.....
 
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vecchioalle
view post Posted on 25/10/2018, 13:00




L'ultimo lo faccio a NY. A Washington tra 3 e 6 gennaio a trovare amici.

Bellissimo viaggio potere!

E, borzoni, la penso come te. A me rompe anche il taxi. Sono un fan del trasporto pubblico
 
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view post Posted on 25/10/2018, 13:28

Malato di 'Parma'

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CITAZIONE (poterecrociato @ 25/10/2018, 12:32) 
Se vuoi un consiglio io mi sono stragoduto l'ultimo viaggio che ho fatto l'anno scorso! tre giorni a chicago (se hai culo di visitarla con il bel tempo è veramente bellissima, puoi noleggiare ovunque una bici e girare tutta downtown!), poi volo interno da chicago a SAN ANTONIO in Texas (costano una cantata) e visita del sud degli USA. Noleggi a SAN ANTONIO macchina ( tra l'altro città molto particolare e interessante..) e poi fai DALLAS e la campagna (evita HOUSTON). Vai verso la Lousiana e visiti le paludi (occhio ai serpenti e ai coccodrilli, meglio visita guidata...) le piantagioni e le case aristocratiche, e poi NEW ORLEANS. Segui il fiume MISSiSSIPPI e vai in TENNESSE e visiti MEMPHIS e NASHVILLE. Poi arrivi in Georgia ad Atlanta, metti giù la macchina e torni.. io in 17 gg son riuscito a fare tutto questo giro con circa 3500 km in macchina.
Periodo migliore fine settembre, ma devi avere culo a chicago con il tempo, mentre nel sud sempre 25-28 gradi.. In estate il sud secondo me infattibile per il troppo caldo!.
Nel sud vedi i veri stati uniti.. molto più umili (tranne le auto in texas che sono fuori da ogni logica..), noti i veri problemi di integrazione che hanno (sotto ogni ponte ci sono neri che dormono..), vedi paesini allucinanti nel mezzo del nulla dove ci sono 4 chiese, tre distributori, un negozio di armi e 5 case, vedi il loro abnorme patriottismo (bandiere americane ovunque..) e ti rendi conto come il new england, new york, california e Las Vegas siano entità del tutto separate da questa enorme zona degli USA.

Bellissimo viaggio, qualche anno fa ho fatto un viaggio simile; partii da Atlanta (sono un fan della Coca Cola) e poi mi diressi a vedere citta' della musica quali Nashville e Memphis nel Tennessee, in cui mi fermai per andare a vedere la distilleria Jack daniels , Chattanooga, Gatlinburg e Knoxville. La vera America. Poi in Mississipi andai a Tupelo , dove nacque Elvis the King. Poiche' mi affascina la tradizione universitaria, dopo Knoxville (tennessee) andai a vedere la sede di Mississipi state a Starkville, ma soprattutto andai in Alabama.
Perche'? perche' tifo i Crimson Tide a quindi giu' a Tuscaloosa.
E perche' il mio gruppo preferito sono gli Alabama, quindi tappa obbligata a Fort Payne.
Naturalmente ho scovato tutti i posti famosi per il pollo fritto e le chicken wings (cosi' faccio felice condottiero crociato) e per la musica dal vivo.
Altrettanto naturalmente tale viaggio ha senso se prima sei gia' stato in posti piu' belli; e se proprio sei "malato" di un certo tipo di musica.
E' un'America molto diversa da quella che immaginiamo; non mi dilungo con aneddoti e curiosita' varie perche' non voglio tediarvi !
 
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view post Posted on 27/10/2018, 05:22
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DNA da Parma

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se qualcuno è già sveglio e ha DAZN, sta per iniziare l'11° inning di gara 3 tra LA e Boston
1-1 partita chiusissima, che ovviamente per un amante del grande beisbol è una sega unica
 
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view post Posted on 27/10/2018, 05:30

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Sono alzato dalle due.. come tutte le notti da un mese... Mi sa che l'abbiamo buttata via al decimo..
 
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view post Posted on 27/10/2018, 08:17
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siamo ancora davanti a DAZN, inizia il DICIOTTESIMO !!!!
la partita più lunga della storia delle WS, sta diventando sinceramente fin troppo chiusa, però siamo in ballo, balliamo fino alla fine
forza Boston !
 
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view post Posted on 27/10/2018, 08:25

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Non abbiamo più pitcher.. la vedo grigissima!
 
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view post Posted on 29/10/2018, 04:56
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Red Sox world champions, 5 a 1 in gara 5, spazzati via anche i Dodgers, quest'anno non c'era proprio storia
 
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view post Posted on 29/10/2018, 11:05

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GODO!!!!!!!!!!!!!!!!!

https://twitter.com/RaichuRocks99/status/1...3279747072?s=19

Edited by poterecrociato - 29/10/2018, 13:27
 
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view post Posted on 29/10/2018, 14:34

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Per gli amici Potere crociato e du brassè: scritto da un mio amico

World Series 2018, partiamo dall’attualità più stretta per poi guardarci indietro.

Fall Classic che vede i Boston Red Sox guidare con grande autorità questa saga per tre gare ad una, primo match point sulle mazze dei ragazzi guidati in dug out dal rookie manager Alex Cora.

Quinto episodio al Dodgers Stadium, periferia sud di Los Angeles, in un tardo pomeriggio di fine estate: 26 gradi, leggera brezza da ovest, colori sgargianti, cornice perfetta ad un evento che potrebbe entrare di diritto dal portone di bronzo principale nella storia della MLB.

Piccolo flashback su quanto assistito nelle gare precedenti.



GARA 2 A BOSTON.



Partita magistrale lanciata da David Price, asso del monte su cui la Red Sox Nation teneva il fiato sospeso alla vigilia di questa Postseason, capace invece di imporsi con grande personalità, concedere la miseria di tre misere valide all’attacco esplosivo dei Dodgers in 6 riprese, guidare da autentico condottiero i compagni al successo per 4 a 2 e un vantaggio rassicurante nella serie di due gare a 0.

Parità a quota due spezzata ancora dal leader in Major League per punti battuti a casa, J. D. Martinez, che nel corso della quinta ripresa griffa l’allungo decisivo che fissa il punteggio sul definitivo 4 a 2 Red Sox.

Ed ecco che i famosi e vituperati 217 milioni di dollaroni di contratto spalmati su sette stagioni firmato da Price iniziano a pagare lauti dividendi.

Terzo protagonista del successo Bo Sox in gara 2 dopo Price e Martinez il lead-off, Mookie Betts, autore di tre valide fondamentali.

Splendido riscatto per Price che, ricordiamolo, in Postseason aveva un record di 0 vittorie e 9 sconfitte ai Playoffs con Tampa Bay, Toronto, Detroit e Boston, prima delle due vittorie suggellate in questa Postseason: gara 5 a Houston, 6 riprese fantastiche, gara 2 delle World Series.

Da sottolineare la capacità di questi incredibili ed indomiti Red Sox di tener fede all’antico mantra del baseball relativamente alle segnature: “ è con due out che si fanno i punti “!!!

Come spesso avvenuto in una stagione regolare da 108 vittorie, i 4 punti di gara 2 sono stati segnati con due eliminati. Ocio alla statistica, gente: in questa Postseason, Boston ha segnato 36 dei 68 punti messi a referto sino a questo momento, ci riferiamo alla conclusione di gara 2, con due out. Solo nelle World Series, il tassametro, che continua a correre, ci dice 9 punti su 12 con due fuori. Questo cosa vi dice signori??



GARA 3.



Beh, probabilmente lo avrete letto su qualsiasi giornale, blog, pagina face book, foglia secca ingiallita sospinta dai venti di scirocco di questi giorni piovosi.

La partita che verrà ricordata nella storia delle World Series per record di lunghezza, 7 ore e 21 minuti, record di inning giocati, 21.

Gara chiusa nella bassa del diciottesimo dal fuori campo in esterno sinistro di Max Munchy che ha regalato il successo ai Dodgers per 3 a 2, permettendo ai Californiani di dimezzare lo svantaggio in questa saga sull’1 a 2.

Chiaramente non pretenderete mica che vi stia a raccontare una partita da 7 ore e 21 di gioco!!!

Terminata alle 00.30 di sabato, Pacific Times, le tre e mezza del mattino a Boston!!

Siete fuori??

Tra l’altro, lo stesso Muncy aveva fallito di centimetri un homer contro uno splendido Nathan Eovaldi che avrebbe mandato tutti a casa un’oretta prima, nella bassa del quindicesimo.

Vibranti al Dodgers Stadium i ricordi del fuori campo spedito incredibilmente oltre le recinzioni da uno zoppo Kirk Gibson, schierato come pinch-hitter in gara 1 delle World Series 1988, per inciso, le ultime vinte dai Dodgers.

Va beh, non vi racconto per filo e per segno la maratona di gara 3, mi limito però a fornirvi qualche numerino, l’essenza di questo sport.

Alura.

46 giocatori complessivi schierati in diamante, di cui 18 lanciatori tra partenti, rilievi, closer ecc, ma soprattutto, udite udite?? 561 lanci effettuati!!

Lo volete in lettere maiuscole??

CINQUECENTOSESSANTUNO!!!!

MA SIAMO IMPAZZITI??

Semplicemente, due partite in una, con gente in Europa, appassionati e tifosi, a strapparsi vesti, cavi di occhiaie e sopracciglia all’urlo di “ Vogliamo il tiebreak in MLB”!!!

Quanto hanno giocato questi alla fine???

Vedetela in questo modo: gara 3 delle World Series 2018 è durata solo 15 minuti in più dell’intera World Series del 1939 in cui gli Yankees spazzarono via i Cincinnati Reds.

Capito???

Una singola gara è durata 15 minuti in più di un’intera World Series!!!!!

Solo il baseball, ragazzi!!

Un’altra bizzarria, la volete???

Come da tradizione, l’organista del Dodger Stadium a metà del quattordicesimo ha eseguito per la seconda volta “ take me out to the ballgame “!!

Eh sì, dal seventh inning stretch, al fourteenth inning stretch, quindi bis!!!

Incredibile!!!

Commento del terza base Dodgers Justin Turner??

“ Che partita! Che maratona!!! Mi sa che mi è cresciuta la barba di qualche centimetro!!

Tornando alla cronaca, 1 a 0 Dodgers nella bassa del terzo grazie al fuori campo di Joc Pederson. Sul partente ospite, Rick Porcello.

Pareggio Red Sox con la sberla di Jackie Bradley JR sul closer angelino Kenley Jansen nell’alta dell’ottavo, vanificata una grande prova del partente di casa Walker Buehler ( 7 inning lanciati magistralmente).

Poi, l’incredibile!!

Nell’alta del decimo, l’esternocentro Cody Bellinger fa un’assistenza miracolosa al piatto che evita il punto del vantaggio Red Sox.

Alta del tredicesimo, Boston avanti 2 a 1 grazie al singolo di Brock Holt che successivamente ruba la seconda.

Sull’azione successiva, il pinch-hitter ospite, Eduardo Nunezx, viene colpito alla schiena dalla mazza del catcher di casa, Austin Barnes, nel tentativo di controllare il lancio pazzo del rilievo Dodgers Alexander.

Successivamente, Nunez arriva in prima fortunosamente spizzando una pallina a destra, mentre Holt riesce a segnare sull’assistenza completamente sbagliata in prima di Alexander.

Nunez visibilmente infortunato, alla caviglia, costretto stoicamente a rimanere in campo perché i Red Sox hanno terminato i position players in dug out.

2 a 1 Bo Sox: partita finita??

MA VAAAA!!!

Bassa del tredicesimo:

Base intenzionale regalata da Eovaldi a Max Muncy che riesce ad issarsi in seconda dopo il capitombolo rovinoso del povero Nunez ciancatissimo tra le prime file del pubblico nei pressi di terza base dopo la presa sul pop in foul di Bellinger.

Due azioni più tardi, singolo di Puig, catturato dal seconda base dei Red Sox Kinsler che lancia fuori equilibrio un missile verso il prima base Steve Pearce: pallina imprendibile che rotola in mezzo al diamante.

Si fionda a casa Mubxy, segna il 2 a 2 nel tripudio generale.

Il resto è storia: occasioni mancate, uomini lasciati sulle basi, guerra di nervi, giocatori schierati fuori posizione per mancanza di titolari e esaurimento di back-up players.

Questa gara, la più lunga di sempre in una Postseason MLB, supera le 6 ore e 23 minuti dei 18 inning tra San Francisco e Washington, Division Series 2014, con successo dei Giants, partita che purtroppo per le mie coronarie, per fortuna per voi aficionados ebbi il piacere di seguire in una notte italiana d’ottobre, chiaramente insonne, preludio di qualche ora all’esordio ufficiale di Giuseppe Allegretta nel baseball AIBXC, Coppa Lombardia 2014.

Solo un’altra gara playoffs si era trascinata al diciottesimo: successo degli Atlanta Braves sugli Houston Astros nelle Division Series del 2005, anno in cui, lo ricordiamo ai distratti, Houston militava ancora in American League.





GAME 4.



E a circa 17 ore dal solo homer di Muncy, eccoli là!!! Nuovamente in diamante a Chavez Ravine!!!

Quarto episodio del romanzo con sul monte Eduardo Rodriguez per i Red Sox, per inciso, protagonista con qualche lancio nella maratona della sera prima, unico esempio quindi di partente che sale sul monte con ZERO giorni di riposo, opposto a Rich Hill per i Dodgers.

Partita rapida, strano ma vero, dominata dai due lanciatori sino alla bassa del sesto quando un errore piuttosto grave del ricevitore ospite, Christian Vasquez, regala il primo punto ai Dodgers.

Successivamente, con corridori agli angoli, sberla al centro di Yasiel Puig che supera le recinzioni, regala il 4 a 0 ai Dodgers e fa impazzire gli oltre 53.000 fans assiepati allo stadio.

Boston schiaffeggiata. Demoralizzata?? Dimessa?? Scossa nelle fondamenta???

Manco per sogno!!!

Mossa discutibile dello skipper di casa, Dave Roberts, che decide di levare dal monte un ottimo Hill dopo sei riprese e un terzo, in situazione apparentemente di controllo per il proprio partente che sino a quel momento aveva concesso una sola valida all’attacco dinamitardo dei Bo Sox, prima della base intenzionale regalata a Bogaerts in apertura di ripresa.

Sale in pedana il primo rilievo di serata per i Dodgers, Ryan Madson, tutt’altro che brillante in questa serie.

Madson si conferma titubante e concede un’altra base per ball a Brock Holt.

Sale successivamente nel box il pinch-hitter Mich Moreland.

LANCIA MADSEN.

SBERLA PER MORELAND AL CENTRO!!!

LA PALLA VOLA !!!

VOLA!!!!

LA INSEGUE BELLINGER !!!!

AND IT IS GONE!!!!

ANDATA!!!!

RED SOX CHE RIENTRANO PREPOTENTEMENTE IN PARTITA!!!

Facce smunte e preoccupate in tribuna.

Alta dell’ottavo: Steve Pearce al piatto, 12 anni di carriera per il journeyman trentottenne con passato illustre a Baltimora e Toronto, acquisito nel mercato di riparazione da Boston lo scorso giugno.

ATTENZIONE!!!!

BOMBA DI PEARCE!!!!

È ANDATA SIGNORI!!!!

TIE GAME!!!

SIAMO PARI!!! 4 PARI!!!! INCREDIBILE LA RESILIENZA DI QUESTI RED SOX!!!!

INERZIA TOTALMENTE DALLA PARTE DEGLI OSPITI CHE STANNO LETTERALMENTE PRENDENDO A MAZZATE I RILIEVI INCONSISTENTI DISPERATAMENTE ALTERNATI SUL MONTE DA ROBERTS.

ENNESIMA SALVEZZA FUMATA IN UNA WORLD SERIES DAL CLOSER ANGELINO JANSEN.

ALTA DEL NONO.

SUBITO DYLAN FLORES, ENNESIMO RILIEVO MANDATO SULLA COLLINETTA DALLO SKIPPER DI CASA, TOCCATO DURO DA HOLT CHE SI ACCOMODA IN SECONDA.

AL PIATTO ORA IL GIOVANE DEVERS, 22 ANNI DI INCOSCIENZA.

TOCCA DEVERS….

VOLA A CASA HOLT!!!

SORPASSO RED SOX!!!

5 A 4 BOSTON, CALA IL SILENZIO SULLE STATUE DI SALE ALLO STADIUM!!!

TRE BATTITORI Più TARDI, ANCORA UNO SCATENATO PEARCE NEL BOX:

TOCCA DURO PEARCE!!!

LA PALLA è DI POCO IN TERRITORIO BUONO!!!!

ROTOLA NELL’ANGOLO ESTREMO, IN FONDO, Giù A SINISTRA!!!

IT’S A CLEARING BASES TRIPPLE!!!!

SPARECCHIA ALLA GRANDE PEARCE!!!!

ENTRANO 3 PUNTI!!!!

8 A 4 RED SOX!!!!

CI PENSA SUCCESSIVAMENTE BOGAERTS A SPEDIRE A CASA UN FANTASTICO PEARCE CHE SEGNA IL PUNTO DEL 9 A 4.

Dodgers che mitigano il passivo con il fuori campo di Kike Hernandez nella bassa del nono, solo per fissare il tabellone su un impietoso 9 a 6 che pone i Red Sox ad una sola vittoria dalla nona World Series nella storia della franchigia.

6 battitori al piatto dal settimo in poi per i Red Sox, 7 valide a segno contro i rilievi Dodgers, di cui 4 per extra basi.

E ogni sera esce un protagonista, un eroe inatteso dal roster di skipper Cora: in gara 4 è stato Pearce.

Dodgers molto vicini ad essere la prima formazione in MLB a perdere le World Series tra le mura amiche dal lontano 1936-37, quando furono i New York Giants a perderle al mitico Polo Ground contro gli Yankees.





GARA 5.



Torniamo ai giorni nostri dai. Confronto mancino sul monte tra David Price, Bo Sox, opposto all’ultima spiaggia angelina, rappresentata dall’asso Dodgers Clayton Kershaw.

Come si dice nel calcio, saltate tutte le marcature, come i giorni di riposo concessi ai pitchers, specie dopo la maratona di gara 3 che ha scombussolato i piani dei due managers.

Solo un giorno di riposo infatti per Price che aveva lanciato nel nono inning del terzo episodio, anche Kershaw lo si è visto poco tempo fa.

Ma poco importa, ci sarà un lungo inverno per riposare.



ALTA DEL PRIMO: I TIFOSI DODGERS CI CREDONO ANCORA, MA è SENSIBILMENTE AUMENTATO IL CONTINGENTE RED SOX AL DODGERS STADIUM, CHIASSOSO E COLORITO, NEI PRESSI DI PRIMA BASE.

SUBITO SINGOLO AL CENTRO CONCESSO DA KERSHAW AL SECONDO BATTITORE OSPITE, BENINTENDI.

SALE AL PIATTO L’EROE DI GARA 4, STEVE PEARCE.

ATTENZIONE!!!!

SBERLA SU PALLA CENTRALE PER PEARCE!!!

È LUNGA!!!

ALTA!!!

SULL’ESTERNO SINISTRO!!

È ANDATA!!!!

INCREDIBILE!!!!

2 RUN HOMER PER UN PEARCE LETTERALMENTE INDEMONIATO!!!

SUBITO 2 A 0 RED SOX, FACCE CADAVERICHE SUGLI SPALTI.

GARA CHE SI METTE IN DISCESA PER GLI OSPITI.

SBERLA DA 405 PIEDI, 123 METRI OLTRE LE RECINZIONI PER PEARCE!!

La folla esterefatta viene bruscamente risvegliata nella bassa del secondo dalla legnata a destra del lead-off di casa, David Freeze, che si stampa oltre le recinzioni a 423 metri d’altezza, 423 piedi.

Accorciano i Dodgers sull’1 a 2, inizio decisamente pirotecnico.

Nella fase centrale della gara, lanciatori che finalmente prendono le misure alle mazze avversarie: scorrono rapidamente le riprese senza grossi problemi per gli assi mancini del monte che non concedono nulla.

Grossa occasione per i Dodgers nella bassa del terzo, quando lo stesso Freeze lancia una pallina altissima al centro, calcolata in maniera pessima da J. D. Martinez che se la perde nella luce ingannevole del crepuscolo angelino e la lascia passare sulla propria testa, permettendo all’ex Cardinals di volare in terza base in situazione di un eliminato.

Opportunità che si spegne sulla rimbalzante di Hernandez, seguita dallo strike out, ottimo, di Price su Taylor.



ALTA DEL SESTO: UN OUT, MOOKIE BETTS NEL BOX.

ATTENZIONE!!!

SBERLA DI PIERCE SU UNA SLIDER A MEZZA VELOCITà SULLA ZONA DELLO STRIKE OFFERTA DA KERSHAW.

È LUNGA!!!!!

A SINISTRA!!!!

IT IS GONE!!!

È ANDATA!!!!

PRIMO HOME RUN PER MOOKIE IN POSTSEASON, CHE ESCE DA UNO SLUMP DI 0 SU 13 A LOS ANGELES!!!

METTS FESTEGGIATO NEL DUG OUT ALLA GRANDE!!!

ALLUNGA BOSTON!!! 3 A 1 ORA!!! SEMPRE Più VICINA ALLA META!!!

Dall’altra parte, Price è letteralmente una macchina: si susseguono le riprese 1, 2, 3, battitori Dodgers annichiliti dal mancino dei Sox.

ALTA DELL’OTTAVO.

UN OUT, D J MARTINEZ AL PIATTO.

VORREBBE ANCH’EGLI PARTECIPARE ALLA GRANDE A QUESTA FESTA, LEADER NEI FUORI CAMPO IN STAGIONE REGOLARE, CANDIDATO PAPABILE INSIEME A BETTS AL PREMIO DI MVP.

ATTENZIONE!!!

INCOCCIA SPLENDIDAMENTE UNA FASTBALL MARTINEZ!!!

È DRITTA, AL CENTRO, LUNGA, PROFONDA, ALTA!!!

IT IS GONE!!!!

È ANDATA!!!!

BOATO DEI RED SOX FANS ALLO STADIUM, ORMAI SI SENTONO SOLO LORO!!!!

4 A 1 BOSTON!!!

NOTTE FONDA PER I DODGERS E FORSE ANCHE PER SKIPPER ROBERTS, ANDATO COMPLETAMENTE IN CONFUSIONE, TANTO DA NON LEVARE IL POVERO KERSHAW, ORMAI CONSUMATO, DAL MONTE.

Pierce protagonista ormai di un one-man-show entusiasmante!!!

Prosegue l’opera di demolizione degli avversari, non concedendo lo sputo di una valida dalla bassa del terzo, sono già 11 i battitori ritirati dal 33enne mancino.

BASSA DELL’OTTAVO.

ANCORA PIERCE AL PIATTO CONTRO IL PRIMO RILIEVO SCHIERATO TARDIVAMENTE DA ROBERTS.

SBERLA PER PIERCE!!!!

IT IS GONE!!!!

PAZZESCO!!!!!

ANCORA UN FUORI CAMPO PER IL PRIMA BASE OSPITE, EROE DEL TUTTO INATTESO!!!

5 A 1 RED SOX CHE VOLANO VERSO LA NONA WORLD SERIES DI FRANCHIGIA!!!

Nella bassa dell’ottavo, dopo aver concesso una lead-off walk, base intenzionale, a Chriss Taylor, termina la gara fantastica di David Price: solo 3 valide concesse, 5 strike out, 2 basi per ball, solo 89 lanci da consegnare alla storia.

Ci pensa Joe Kelly a ritirare in ordine i tre pinch-hitter affrontati nella bassa della ripresa.



BASSA DEL NONO: SALE SUL MONTE CHRIS SALE, ORIGINARIAMENTE SCELTO DA CORA PER LANCIARE QUESTA GARA.

PRIMO OUT.

SECONDO OUT.

AL PIATTO MANNY MACHADO, PROTAGONISTA DI UNA WORLD SERIES A DIR POCO DISASTROSA, 3 SU 21, MISERA MEDIA BATTUTA DI .182.

CONTO DI 1 BALL, 2 STRIKES.

FOLLA IN PIEDI, MOLTI DODGERS FANS Già AI PARCHEGGI CON LA TESTA AL PROSSIMO 9 APRILE, DATA D’ESORDIO DEI DODGERS PER LA REGULAR SEASON 2019.

SLIDER DI SALE…

STRIKE THREE!!!

STRIKE OUT!!!!

IT’S OVER!!!!

È FINITA!!!!!

THE BOSTON RED SOX ARE 2018 WORLD CHAMPIONS!!!!

THE BEST TEAM IN BASEBALL 2018 HAS WON IT ALL!!!!!

BOSTON RED SOX MERITATAMENTE SUL TETTO DEL MONDO!!!

IL CATCHER VASQUEZ SALTA SUBITO AL COLLO DI SALE, ARRIVANO I COMPAGNI, SCATTA IL DELIRIO NEI PRESSI DEL MONTE, SUL DUG OUT OSPITE DI PRIMA BASE, DIETRO PRIMA BASE CON MIGLIAIA DI RED SOX FANS IN PIENO DELIRIO POPOLARE.

Terzo successo consecutivo per Price, capace di mettere in fila in questi Playoffs da favola Verlander degli Astros e Kershaw, due CY Young Awards. Riscritta la storia di Price, detrattori, mangiatevi tutte le critiche!!

Sarà interessante vedere dove andranno l’anno prossimo Price e Kershaw, entrambi in scadenza di contratto, presto free agents.

Fantastici Red Sox, una squadra da ricordare dal primo all’ultimo elemento del roster: 108 successi in stagione regolare, capaci di sconfiggere ai Playoffs gli Yankees, 100 vittorie, prima di piegare gli Astros, 103 successi in stagione.

E dopo una siccità da titoli durata 86 anni, stagioni di frustrazioni, soggiogati dalla celebre maledizione del Bambino, i Red Sox diventano oggi legittimamente la squadra del secolo: 4 titoli in 15 anni. Record in Postseason di 11 successi, solo 3 sconfitte, 7 vittorie e una sconfitta fuori casa.

Alex Cora diventa il primo manager portoricano a conquistare un titolo, quinto rookie skipper a riuscirci in assoluto.

“ Non so su quale gradino della storia dovremmo essere issati sinceramente “, ha dichiarato un emozionatissimo GM Dave Dombrowski a fine partita. “ Certo che se a inizio stagione ci avessero detto che avremmo finito questa cavalcata trionfale con 119 vittorie e solo 57 sconfitte, beh, vi avrei dato dei pazzi furiosi”.

Giustamente nominato MVP di queste WS edizione 114 Steve Pierce, 3 fuori campo, 7 RBI nelle ultime due gare a Los Angeles. Un’altra incredibile favola americana che si avvera.

Il proprietario della franchigia, John Henry, si è spinto oltre:

“ Questa è la migliore squadra di sempre”!!!

Ma i Dodgers??

Come per le chewingum!

Riprovateci, sarete più fortunati.

Sportivo comunque il manager angelino Dave Roberts, tra l’altro un giocatore Red Sox nel 2004 nonché grande amico di Cora.

“ Ci siamo scontrati contro una squadra nettamente più forte, un po’ troppo per noi”…

Esito di questa saga mai davvero in discussione: 28 a 16 il totalone a favore dei Red Sox, migliori anche in battuta, .222 opposto al .180 degli avversari. Bo Sox letali comunque nel battere quando è contato e nel segnare con due out.

Nono titolo per Boston quindi, raggiunti gli Oakland Athletics, mentre i St. Louis Cardinals restano fermi a 11, dietro alle 27 World Series dei New York Yankees, a digiuno di trofei dal 2009 comunque.

E anche nella sconfitta, Boston ha riscritto la storia: ha perso infatti la maratona epica dei 18 inning.

Complimenti Red Sox, giù il cappello davanti ad una grande squadra.

E ora, vi lascio andare a nanna.

Voi mi fate dormire un pochino???

Grazie,
 
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view post Posted on 29/10/2018, 15:24

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Grazie Fabio! Lo terrò come ricordo di questa magnifica squadra visto che la mia memoria è labile..
 
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view post Posted on 29/10/2018, 15:49

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quando vai a Boston?
 
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view post Posted on 29/10/2018, 16:41

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Volevo andare lunedì scorso per vedere gara 1 e 2 world series ( e trascorrerci una settimana ovviamente)! Avevo trovato volo andato e ritorno ad € 400,00 e là ho alloggio gratis da amici.. MI si è bloccato tutto sui biglietti: lì avevo pure trovati, ma a 650 dollari per ciascuna partita ( e posti pure di merda eh...). Quindi non se ne è fatto niente!
Sarà per un'altra volta..
 
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view post Posted on 1/11/2018, 21:15
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MA-GNI-FI-CO

GRAZIE FABIO !!!!!

CITAZIONE (fabioborzoni (Cassandra) @ 29/10/2018, 14:34) 
Per gli amici Potere crociato e du brassè: scritto da un mio amico

World Series 2018, partiamo dall’attualità più stretta per poi guardarci indietro.

Fall Classic che vede i Boston Red Sox guidare con grande autorità questa saga per tre gare ad una, primo match point sulle mazze dei ragazzi guidati in dug out dal rookie manager Alex Cora.

Quinto episodio al Dodgers Stadium, periferia sud di Los Angeles, in un tardo pomeriggio di fine estate: 26 gradi, leggera brezza da ovest, colori sgargianti, cornice perfetta ad un evento che potrebbe entrare di diritto dal portone di bronzo principale nella storia della MLB.

Piccolo flashback su quanto assistito nelle gare precedenti.



GARA 2 A BOSTON.



Partita magistrale lanciata da David Price, asso del monte su cui la Red Sox Nation teneva il fiato sospeso alla vigilia di questa Postseason, capace invece di imporsi con grande personalità, concedere la miseria di tre misere valide all’attacco esplosivo dei Dodgers in 6 riprese, guidare da autentico condottiero i compagni al successo per 4 a 2 e un vantaggio rassicurante nella serie di due gare a 0.

Parità a quota due spezzata ancora dal leader in Major League per punti battuti a casa, J. D. Martinez, che nel corso della quinta ripresa griffa l’allungo decisivo che fissa il punteggio sul definitivo 4 a 2 Red Sox.

Ed ecco che i famosi e vituperati 217 milioni di dollaroni di contratto spalmati su sette stagioni firmato da Price iniziano a pagare lauti dividendi.

Terzo protagonista del successo Bo Sox in gara 2 dopo Price e Martinez il lead-off, Mookie Betts, autore di tre valide fondamentali.

Splendido riscatto per Price che, ricordiamolo, in Postseason aveva un record di 0 vittorie e 9 sconfitte ai Playoffs con Tampa Bay, Toronto, Detroit e Boston, prima delle due vittorie suggellate in questa Postseason: gara 5 a Houston, 6 riprese fantastiche, gara 2 delle World Series.

Da sottolineare la capacità di questi incredibili ed indomiti Red Sox di tener fede all’antico mantra del baseball relativamente alle segnature: “ è con due out che si fanno i punti “!!!

Come spesso avvenuto in una stagione regolare da 108 vittorie, i 4 punti di gara 2 sono stati segnati con due eliminati. Ocio alla statistica, gente: in questa Postseason, Boston ha segnato 36 dei 68 punti messi a referto sino a questo momento, ci riferiamo alla conclusione di gara 2, con due out. Solo nelle World Series, il tassametro, che continua a correre, ci dice 9 punti su 12 con due fuori. Questo cosa vi dice signori??



GARA 3.



Beh, probabilmente lo avrete letto su qualsiasi giornale, blog, pagina face book, foglia secca ingiallita sospinta dai venti di scirocco di questi giorni piovosi.

La partita che verrà ricordata nella storia delle World Series per record di lunghezza, 7 ore e 21 minuti, record di inning giocati, 21.

Gara chiusa nella bassa del diciottesimo dal fuori campo in esterno sinistro di Max Munchy che ha regalato il successo ai Dodgers per 3 a 2, permettendo ai Californiani di dimezzare lo svantaggio in questa saga sull’1 a 2.

Chiaramente non pretenderete mica che vi stia a raccontare una partita da 7 ore e 21 di gioco!!!

Terminata alle 00.30 di sabato, Pacific Times, le tre e mezza del mattino a Boston!!

Siete fuori??

Tra l’altro, lo stesso Muncy aveva fallito di centimetri un homer contro uno splendido Nathan Eovaldi che avrebbe mandato tutti a casa un’oretta prima, nella bassa del quindicesimo.

Vibranti al Dodgers Stadium i ricordi del fuori campo spedito incredibilmente oltre le recinzioni da uno zoppo Kirk Gibson, schierato come pinch-hitter in gara 1 delle World Series 1988, per inciso, le ultime vinte dai Dodgers.

Va beh, non vi racconto per filo e per segno la maratona di gara 3, mi limito però a fornirvi qualche numerino, l’essenza di questo sport.

Alura.

46 giocatori complessivi schierati in diamante, di cui 18 lanciatori tra partenti, rilievi, closer ecc, ma soprattutto, udite udite?? 561 lanci effettuati!!

Lo volete in lettere maiuscole??

CINQUECENTOSESSANTUNO!!!!

MA SIAMO IMPAZZITI??

Semplicemente, due partite in una, con gente in Europa, appassionati e tifosi, a strapparsi vesti, cavi di occhiaie e sopracciglia all’urlo di “ Vogliamo il tiebreak in MLB”!!!

Quanto hanno giocato questi alla fine???

Vedetela in questo modo: gara 3 delle World Series 2018 è durata solo 15 minuti in più dell’intera World Series del 1939 in cui gli Yankees spazzarono via i Cincinnati Reds.

Capito???

Una singola gara è durata 15 minuti in più di un’intera World Series!!!!!

Solo il baseball, ragazzi!!

Un’altra bizzarria, la volete???

Come da tradizione, l’organista del Dodger Stadium a metà del quattordicesimo ha eseguito per la seconda volta “ take me out to the ballgame “!!

Eh sì, dal seventh inning stretch, al fourteenth inning stretch, quindi bis!!!

Incredibile!!!

Commento del terza base Dodgers Justin Turner??

“ Che partita! Che maratona!!! Mi sa che mi è cresciuta la barba di qualche centimetro!!

Tornando alla cronaca, 1 a 0 Dodgers nella bassa del terzo grazie al fuori campo di Joc Pederson. Sul partente ospite, Rick Porcello.

Pareggio Red Sox con la sberla di Jackie Bradley JR sul closer angelino Kenley Jansen nell’alta dell’ottavo, vanificata una grande prova del partente di casa Walker Buehler ( 7 inning lanciati magistralmente).

Poi, l’incredibile!!

Nell’alta del decimo, l’esternocentro Cody Bellinger fa un’assistenza miracolosa al piatto che evita il punto del vantaggio Red Sox.

Alta del tredicesimo, Boston avanti 2 a 1 grazie al singolo di Brock Holt che successivamente ruba la seconda.

Sull’azione successiva, il pinch-hitter ospite, Eduardo Nunezx, viene colpito alla schiena dalla mazza del catcher di casa, Austin Barnes, nel tentativo di controllare il lancio pazzo del rilievo Dodgers Alexander.

Successivamente, Nunez arriva in prima fortunosamente spizzando una pallina a destra, mentre Holt riesce a segnare sull’assistenza completamente sbagliata in prima di Alexander.

Nunez visibilmente infortunato, alla caviglia, costretto stoicamente a rimanere in campo perché i Red Sox hanno terminato i position players in dug out.

2 a 1 Bo Sox: partita finita??

MA VAAAA!!!

Bassa del tredicesimo:

Base intenzionale regalata da Eovaldi a Max Muncy che riesce ad issarsi in seconda dopo il capitombolo rovinoso del povero Nunez ciancatissimo tra le prime file del pubblico nei pressi di terza base dopo la presa sul pop in foul di Bellinger.

Due azioni più tardi, singolo di Puig, catturato dal seconda base dei Red Sox Kinsler che lancia fuori equilibrio un missile verso il prima base Steve Pearce: pallina imprendibile che rotola in mezzo al diamante.

Si fionda a casa Mubxy, segna il 2 a 2 nel tripudio generale.

Il resto è storia: occasioni mancate, uomini lasciati sulle basi, guerra di nervi, giocatori schierati fuori posizione per mancanza di titolari e esaurimento di back-up players.

Questa gara, la più lunga di sempre in una Postseason MLB, supera le 6 ore e 23 minuti dei 18 inning tra San Francisco e Washington, Division Series 2014, con successo dei Giants, partita che purtroppo per le mie coronarie, per fortuna per voi aficionados ebbi il piacere di seguire in una notte italiana d’ottobre, chiaramente insonne, preludio di qualche ora all’esordio ufficiale di Giuseppe Allegretta nel baseball AIBXC, Coppa Lombardia 2014.

Solo un’altra gara playoffs si era trascinata al diciottesimo: successo degli Atlanta Braves sugli Houston Astros nelle Division Series del 2005, anno in cui, lo ricordiamo ai distratti, Houston militava ancora in American League.





GAME 4.



E a circa 17 ore dal solo homer di Muncy, eccoli là!!! Nuovamente in diamante a Chavez Ravine!!!

Quarto episodio del romanzo con sul monte Eduardo Rodriguez per i Red Sox, per inciso, protagonista con qualche lancio nella maratona della sera prima, unico esempio quindi di partente che sale sul monte con ZERO giorni di riposo, opposto a Rich Hill per i Dodgers.

Partita rapida, strano ma vero, dominata dai due lanciatori sino alla bassa del sesto quando un errore piuttosto grave del ricevitore ospite, Christian Vasquez, regala il primo punto ai Dodgers.

Successivamente, con corridori agli angoli, sberla al centro di Yasiel Puig che supera le recinzioni, regala il 4 a 0 ai Dodgers e fa impazzire gli oltre 53.000 fans assiepati allo stadio.

Boston schiaffeggiata. Demoralizzata?? Dimessa?? Scossa nelle fondamenta???

Manco per sogno!!!

Mossa discutibile dello skipper di casa, Dave Roberts, che decide di levare dal monte un ottimo Hill dopo sei riprese e un terzo, in situazione apparentemente di controllo per il proprio partente che sino a quel momento aveva concesso una sola valida all’attacco dinamitardo dei Bo Sox, prima della base intenzionale regalata a Bogaerts in apertura di ripresa.

Sale in pedana il primo rilievo di serata per i Dodgers, Ryan Madson, tutt’altro che brillante in questa serie.

Madson si conferma titubante e concede un’altra base per ball a Brock Holt.

Sale successivamente nel box il pinch-hitter Mich Moreland.

LANCIA MADSEN.

SBERLA PER MORELAND AL CENTRO!!!

LA PALLA VOLA !!!

VOLA!!!!

LA INSEGUE BELLINGER !!!!

AND IT IS GONE!!!!

ANDATA!!!!

RED SOX CHE RIENTRANO PREPOTENTEMENTE IN PARTITA!!!

Facce smunte e preoccupate in tribuna.

Alta dell’ottavo: Steve Pearce al piatto, 12 anni di carriera per il journeyman trentottenne con passato illustre a Baltimora e Toronto, acquisito nel mercato di riparazione da Boston lo scorso giugno.

ATTENZIONE!!!!

BOMBA DI PEARCE!!!!

È ANDATA SIGNORI!!!!

TIE GAME!!!

SIAMO PARI!!! 4 PARI!!!! INCREDIBILE LA RESILIENZA DI QUESTI RED SOX!!!!

INERZIA TOTALMENTE DALLA PARTE DEGLI OSPITI CHE STANNO LETTERALMENTE PRENDENDO A MAZZATE I RILIEVI INCONSISTENTI DISPERATAMENTE ALTERNATI SUL MONTE DA ROBERTS.

ENNESIMA SALVEZZA FUMATA IN UNA WORLD SERIES DAL CLOSER ANGELINO JANSEN.

ALTA DEL NONO.

SUBITO DYLAN FLORES, ENNESIMO RILIEVO MANDATO SULLA COLLINETTA DALLO SKIPPER DI CASA, TOCCATO DURO DA HOLT CHE SI ACCOMODA IN SECONDA.

AL PIATTO ORA IL GIOVANE DEVERS, 22 ANNI DI INCOSCIENZA.

TOCCA DEVERS….

VOLA A CASA HOLT!!!

SORPASSO RED SOX!!!

5 A 4 BOSTON, CALA IL SILENZIO SULLE STATUE DI SALE ALLO STADIUM!!!

TRE BATTITORI Più TARDI, ANCORA UNO SCATENATO PEARCE NEL BOX:

TOCCA DURO PEARCE!!!

LA PALLA è DI POCO IN TERRITORIO BUONO!!!!

ROTOLA NELL’ANGOLO ESTREMO, IN FONDO, Giù A SINISTRA!!!

IT’S A CLEARING BASES TRIPPLE!!!!

SPARECCHIA ALLA GRANDE PEARCE!!!!

ENTRANO 3 PUNTI!!!!

8 A 4 RED SOX!!!!

CI PENSA SUCCESSIVAMENTE BOGAERTS A SPEDIRE A CASA UN FANTASTICO PEARCE CHE SEGNA IL PUNTO DEL 9 A 4.

Dodgers che mitigano il passivo con il fuori campo di Kike Hernandez nella bassa del nono, solo per fissare il tabellone su un impietoso 9 a 6 che pone i Red Sox ad una sola vittoria dalla nona World Series nella storia della franchigia.

6 battitori al piatto dal settimo in poi per i Red Sox, 7 valide a segno contro i rilievi Dodgers, di cui 4 per extra basi.

E ogni sera esce un protagonista, un eroe inatteso dal roster di skipper Cora: in gara 4 è stato Pearce.

Dodgers molto vicini ad essere la prima formazione in MLB a perdere le World Series tra le mura amiche dal lontano 1936-37, quando furono i New York Giants a perderle al mitico Polo Ground contro gli Yankees.





GARA 5.



Torniamo ai giorni nostri dai. Confronto mancino sul monte tra David Price, Bo Sox, opposto all’ultima spiaggia angelina, rappresentata dall’asso Dodgers Clayton Kershaw.

Come si dice nel calcio, saltate tutte le marcature, come i giorni di riposo concessi ai pitchers, specie dopo la maratona di gara 3 che ha scombussolato i piani dei due managers.

Solo un giorno di riposo infatti per Price che aveva lanciato nel nono inning del terzo episodio, anche Kershaw lo si è visto poco tempo fa.

Ma poco importa, ci sarà un lungo inverno per riposare.



ALTA DEL PRIMO: I TIFOSI DODGERS CI CREDONO ANCORA, MA è SENSIBILMENTE AUMENTATO IL CONTINGENTE RED SOX AL DODGERS STADIUM, CHIASSOSO E COLORITO, NEI PRESSI DI PRIMA BASE.

SUBITO SINGOLO AL CENTRO CONCESSO DA KERSHAW AL SECONDO BATTITORE OSPITE, BENINTENDI.

SALE AL PIATTO L’EROE DI GARA 4, STEVE PEARCE.

ATTENZIONE!!!!

SBERLA SU PALLA CENTRALE PER PEARCE!!!

È LUNGA!!!

ALTA!!!

SULL’ESTERNO SINISTRO!!

È ANDATA!!!!

INCREDIBILE!!!!

2 RUN HOMER PER UN PEARCE LETTERALMENTE INDEMONIATO!!!

SUBITO 2 A 0 RED SOX, FACCE CADAVERICHE SUGLI SPALTI.

GARA CHE SI METTE IN DISCESA PER GLI OSPITI.

SBERLA DA 405 PIEDI, 123 METRI OLTRE LE RECINZIONI PER PEARCE!!

La folla esterefatta viene bruscamente risvegliata nella bassa del secondo dalla legnata a destra del lead-off di casa, David Freeze, che si stampa oltre le recinzioni a 423 metri d’altezza, 423 piedi.

Accorciano i Dodgers sull’1 a 2, inizio decisamente pirotecnico.

Nella fase centrale della gara, lanciatori che finalmente prendono le misure alle mazze avversarie: scorrono rapidamente le riprese senza grossi problemi per gli assi mancini del monte che non concedono nulla.

Grossa occasione per i Dodgers nella bassa del terzo, quando lo stesso Freeze lancia una pallina altissima al centro, calcolata in maniera pessima da J. D. Martinez che se la perde nella luce ingannevole del crepuscolo angelino e la lascia passare sulla propria testa, permettendo all’ex Cardinals di volare in terza base in situazione di un eliminato.

Opportunità che si spegne sulla rimbalzante di Hernandez, seguita dallo strike out, ottimo, di Price su Taylor.



ALTA DEL SESTO: UN OUT, MOOKIE BETTS NEL BOX.

ATTENZIONE!!!

SBERLA DI PIERCE SU UNA SLIDER A MEZZA VELOCITà SULLA ZONA DELLO STRIKE OFFERTA DA KERSHAW.

È LUNGA!!!!!

A SINISTRA!!!!

IT IS GONE!!!

È ANDATA!!!!

PRIMO HOME RUN PER MOOKIE IN POSTSEASON, CHE ESCE DA UNO SLUMP DI 0 SU 13 A LOS ANGELES!!!

METTS FESTEGGIATO NEL DUG OUT ALLA GRANDE!!!

ALLUNGA BOSTON!!! 3 A 1 ORA!!! SEMPRE Più VICINA ALLA META!!!

Dall’altra parte, Price è letteralmente una macchina: si susseguono le riprese 1, 2, 3, battitori Dodgers annichiliti dal mancino dei Sox.

ALTA DELL’OTTAVO.

UN OUT, D J MARTINEZ AL PIATTO.

VORREBBE ANCH’EGLI PARTECIPARE ALLA GRANDE A QUESTA FESTA, LEADER NEI FUORI CAMPO IN STAGIONE REGOLARE, CANDIDATO PAPABILE INSIEME A BETTS AL PREMIO DI MVP.

ATTENZIONE!!!

INCOCCIA SPLENDIDAMENTE UNA FASTBALL MARTINEZ!!!

È DRITTA, AL CENTRO, LUNGA, PROFONDA, ALTA!!!

IT IS GONE!!!!

È ANDATA!!!!

BOATO DEI RED SOX FANS ALLO STADIUM, ORMAI SI SENTONO SOLO LORO!!!!

4 A 1 BOSTON!!!

NOTTE FONDA PER I DODGERS E FORSE ANCHE PER SKIPPER ROBERTS, ANDATO COMPLETAMENTE IN CONFUSIONE, TANTO DA NON LEVARE IL POVERO KERSHAW, ORMAI CONSUMATO, DAL MONTE.

Pierce protagonista ormai di un one-man-show entusiasmante!!!

Prosegue l’opera di demolizione degli avversari, non concedendo lo sputo di una valida dalla bassa del terzo, sono già 11 i battitori ritirati dal 33enne mancino.

BASSA DELL’OTTAVO.

ANCORA PIERCE AL PIATTO CONTRO IL PRIMO RILIEVO SCHIERATO TARDIVAMENTE DA ROBERTS.

SBERLA PER PIERCE!!!!

IT IS GONE!!!!

PAZZESCO!!!!!

ANCORA UN FUORI CAMPO PER IL PRIMA BASE OSPITE, EROE DEL TUTTO INATTESO!!!

5 A 1 RED SOX CHE VOLANO VERSO LA NONA WORLD SERIES DI FRANCHIGIA!!!

Nella bassa dell’ottavo, dopo aver concesso una lead-off walk, base intenzionale, a Chriss Taylor, termina la gara fantastica di David Price: solo 3 valide concesse, 5 strike out, 2 basi per ball, solo 89 lanci da consegnare alla storia.

Ci pensa Joe Kelly a ritirare in ordine i tre pinch-hitter affrontati nella bassa della ripresa.



BASSA DEL NONO: SALE SUL MONTE CHRIS SALE, ORIGINARIAMENTE SCELTO DA CORA PER LANCIARE QUESTA GARA.

PRIMO OUT.

SECONDO OUT.

AL PIATTO MANNY MACHADO, PROTAGONISTA DI UNA WORLD SERIES A DIR POCO DISASTROSA, 3 SU 21, MISERA MEDIA BATTUTA DI .182.

CONTO DI 1 BALL, 2 STRIKES.

FOLLA IN PIEDI, MOLTI DODGERS FANS Già AI PARCHEGGI CON LA TESTA AL PROSSIMO 9 APRILE, DATA D’ESORDIO DEI DODGERS PER LA REGULAR SEASON 2019.

SLIDER DI SALE…

STRIKE THREE!!!

STRIKE OUT!!!!

IT’S OVER!!!!

È FINITA!!!!!

THE BOSTON RED SOX ARE 2018 WORLD CHAMPIONS!!!!

THE BEST TEAM IN BASEBALL 2018 HAS WON IT ALL!!!!!

BOSTON RED SOX MERITATAMENTE SUL TETTO DEL MONDO!!!

IL CATCHER VASQUEZ SALTA SUBITO AL COLLO DI SALE, ARRIVANO I COMPAGNI, SCATTA IL DELIRIO NEI PRESSI DEL MONTE, SUL DUG OUT OSPITE DI PRIMA BASE, DIETRO PRIMA BASE CON MIGLIAIA DI RED SOX FANS IN PIENO DELIRIO POPOLARE.

Terzo successo consecutivo per Price, capace di mettere in fila in questi Playoffs da favola Verlander degli Astros e Kershaw, due CY Young Awards. Riscritta la storia di Price, detrattori, mangiatevi tutte le critiche!!

Sarà interessante vedere dove andranno l’anno prossimo Price e Kershaw, entrambi in scadenza di contratto, presto free agents.

Fantastici Red Sox, una squadra da ricordare dal primo all’ultimo elemento del roster: 108 successi in stagione regolare, capaci di sconfiggere ai Playoffs gli Yankees, 100 vittorie, prima di piegare gli Astros, 103 successi in stagione.

E dopo una siccità da titoli durata 86 anni, stagioni di frustrazioni, soggiogati dalla celebre maledizione del Bambino, i Red Sox diventano oggi legittimamente la squadra del secolo: 4 titoli in 15 anni. Record in Postseason di 11 successi, solo 3 sconfitte, 7 vittorie e una sconfitta fuori casa.

Alex Cora diventa il primo manager portoricano a conquistare un titolo, quinto rookie skipper a riuscirci in assoluto.

“ Non so su quale gradino della storia dovremmo essere issati sinceramente “, ha dichiarato un emozionatissimo GM Dave Dombrowski a fine partita. “ Certo che se a inizio stagione ci avessero detto che avremmo finito questa cavalcata trionfale con 119 vittorie e solo 57 sconfitte, beh, vi avrei dato dei pazzi furiosi”.

Giustamente nominato MVP di queste WS edizione 114 Steve Pierce, 3 fuori campo, 7 RBI nelle ultime due gare a Los Angeles. Un’altra incredibile favola americana che si avvera.

Il proprietario della franchigia, John Henry, si è spinto oltre:

“ Questa è la migliore squadra di sempre”!!!

Ma i Dodgers??

Come per le chewingum!

Riprovateci, sarete più fortunati.

Sportivo comunque il manager angelino Dave Roberts, tra l’altro un giocatore Red Sox nel 2004 nonché grande amico di Cora.

“ Ci siamo scontrati contro una squadra nettamente più forte, un po’ troppo per noi”…

Esito di questa saga mai davvero in discussione: 28 a 16 il totalone a favore dei Red Sox, migliori anche in battuta, .222 opposto al .180 degli avversari. Bo Sox letali comunque nel battere quando è contato e nel segnare con due out.

Nono titolo per Boston quindi, raggiunti gli Oakland Athletics, mentre i St. Louis Cardinals restano fermi a 11, dietro alle 27 World Series dei New York Yankees, a digiuno di trofei dal 2009 comunque.

E anche nella sconfitta, Boston ha riscritto la storia: ha perso infatti la maratona epica dei 18 inning.

Complimenti Red Sox, giù il cappello davanti ad una grande squadra.

E ora, vi lascio andare a nanna.

Voi mi fate dormire un pochino???

Grazie,
 
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view post Posted on 7/11/2018, 09:46
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