| Beh, insomma Perani, "promettente giocatore" è riduttivo per lo Zola edizione '93-'94, uno che quell'anno sfornò 12 assist oltre ai 18 gol in campionato, e che l'anno successivo ne mise assieme 19 con una quindicina di assist solo in campionato e che ebbe un discreto peso specifico anche nel raggiungere la finale di Coppa Italia e nella vittoria dell'UEFA, forse meno di Dinone, ma anche lì, 5 reti e 5 assist. Che poi si intendesse alla grande solo con Tino (ed il mio rammarico è stato averli visti troppo poco assieme), che col potenziale che aveva avrebbe potuto fare molto di più e, soprattutto, che non fosse uno dalla personalità debordante, beh, sono d'accordo. Se quell'estate avessimo preso Casiraghi, un altro col quale Zola si trovava ad occhi chiusi, invece del bulgaro, preso più per motivi di marketing che tecnici, probabilmente avremmo visto un altro film.
Quanto a Stoichkov, io da quel che ho capito da interviste a compagni di squadra dell'epoca, Apolloni in particolare, arrivò come l'ospite che pretende di fare il padrone in casa altrui, non legando con i compagni e venendo progressivamente isolato, tant'è che legò col solo Benarrivo, mentre si scontrò anche pesantemente con gente come Couto o Crippa ("provate a mettere le scarpe di un pallone d'Oro, magari imparate a giocare a pallone"). Inoltre, spiace dirlo, ma dopo il Mondiale era in nettissimo calo, tant'è che a Crujiff, altro col quale il rapporto era deteriorato, non parve vero di sbolognacelo a peso d'oro…
Saluti
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