Il diario dei ricordi crociati

Cito IL PLIN; pubblicazione odierna su Facebook:

Il 18 maggio.
Ci risiamo.
Il 18 maggio per noi non è più un giorno come gli altri.
Il 18 maggio è il 18 maggio.
Gli altri festeggiano i giorni delle vittorie delle coppe, o ricordano i giorni delle clamorose sconfitte.
Il 18 maggio non è né l'una né l'altra cosa.
Il 18 maggio a nostra insaputa è stato il bivio tra quello che era e quello che sarà.
Il 18 maggio del 2014 noi non sapevamo nulla.
Il 18 maggio siamo stati in grado di vincere contro un biscotto scontato. Incredibile in Italia.
Il 18 maggio però non sapevamo che dà lì in poi avremmo visto tante di quelle cose incredibili di cui avremmo fatto volentieri a meno.
Il 18 maggio avevamo degli amori per i quali avremmo messo la mano sul fuoco, e ci siamo scottati davvero.
Il 18 maggio, eravamo felici. Era una sera primaverile, eravamo tornati in Europa, avevamo concluso al meglio una cavalcata bellissima.
Il 18 maggio era TUTTO TROPPO BELLO. Non ci mancava niente. Ma non lo sapevamo.
Il 18 maggio, era l'ultimo giorno prima della rivoluzione.
Da quel 18 maggio dobbiamo imparare.
Da quel 18 maggio forse torneremo più forti, più belli, più maturi.
Ma ora, è inutile negarlo, quel 18 maggio ci manca ancora.
Quel 18 maggio resterà pur sempre nostro.
Ma un giorno, forse, rideremo anche di quel 18 maggio.
Perché avremo trovato un 18 maggio ancora più bello.